7.5
- Band: THE NEGATIVE BIAS
- Durata: 00:42:24
- Disponibile dal: 01/12/2017
- Etichetta:
- ATMF
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Chiudiamo l’anno in bellezza, e lo facciamo esattamente a partire dal momento in cui, al minuto uno e zero cinque, un blast beat indemoniato ci fa capire che siamo di fronte all’ultimo disco-della-madonna di cui parleremo in questo 2017 di vacche grasse. I nostri nuovi amici The Negative Bias riescono infatti, con il loro debutto, a gettarci in faccia tre quarti d’ora di black metal scritto benissimo e con la capacità di racchiudere in sé stesso un’eredità universale di quello che il black ha rappresentato e continua a rappresentare, unendo in punti anche avulsi da loro stessi una continua comunicazione tra classicismo e progressione, tra apertura e conservazione, tradizione e innovazione. Il brano di apertura, “The Golden Key To A Pandemonium Kingdom”, esprime appieno questo concetto con un riffing da farci sobbalzare ed un continuo andirivieni di idee e richiami, così come il proseguimento di tutto “Lamentation Of The Chaos Omega” è una sorta di bignami di cosa possa voler dire fare il black metal di questi tempi. Il tutto senza perdere d’occhio, allo stesso tempo, le basi del genere e la sperimentazione necessaria e di cui, in qualche modo e con i doverosi distinguo, il genere stesso è figlio (noi abbiamo adorato la conclusiva “And Darkness Should Be The End Of Cosmic Faith” per il suo rappresentare un po’ tutto questo, per l’appunto) . Non è un caso che i nomi che ci vengono alla testa durante alla testa siano tra i più disparati, così come disparata (eppure ordinatissima) è la fonte aurea dalla quale gli austriaci attingono, e a far nomi faremmo notte: ogni ascolto – ed è qua che un album acquisisce valore – restituisce una sensazione diversa, un richiamo, un pensiero che lo accomuna a questo o quel lavoro, mentre nel frattempo i tre austriaci macinano creano ridondanti tele di spazi infiniti, cantano l’odio e la malfattura dell’animo umano all’interno di un disegno troppo grande per essere neppure capito. I brani si susseguono in un continuo vortice di musica d’avanguardia, attuale eppure legata a doppio filo con l’essenza stessa di un genere sempre in movimento (la struttura di una “The Undisclosed Universe Of Atrocities”, ad esempio, dovrebbe essere studiata alla scuola del piccolo black metaller, tanto funzionano le cose ivi presenti). “Lamentation Of The Chaos Omega” ha davvero di che farci gioire, non ultimo il fatto stesso di essere un debutto: se i The Negative Bias partono cosi, abbiamo davvero solo da attendere le prossime perle, a questo punto.