7.0
- Band: THE OCEAN
- Durata: 00:56:53
- Disponibile dal: /05/2009
- Etichetta:
- Pelagic Records
- Distributore: Audioglobe
Proprio come anticipatoci dallo stesso Robin Staps nell’intervista rilasciataci qualche settimana fa, il primo full-length dei The Ocean, "Fluxion", è stato parzialmente rivisitato e ristampato dalla neonata Pelagic Records, etichetta fondata dallo stesso chitarrista. Pubblicato nel 2004, il disco avrebbe dovuto in realtà comporre con il successivo "Aeolian" un doppio album sulla scia del recente "Precambrian", ma l’idea venne poi abortita per mancanza di fondi. Un vero peccato, perchè se si ascoltano i due lavori in rapida successione, è facile notare come abbiano molto in comune e come si completino a vicenda, esattamente come avviene fra "Hadean/Archaean" e "Proterozoic", i due capitoli che costituiscono l’ultima fatica. Se infatti "Aeolian" è nel complesso un album molto pesante, "Fluxion", pur non rinunciando a dei riffoni alla primi Mastodon decisamente ficcanti, lascia un notevole spazio all’atmosfera e a quelle orchestrazioni poi nuovamente utilizzate in parecchie delle composizioni recenti. In ogni caso, tornando a questa nuova versione del platter, va segnalata in primis l’attenta opera di rimasterizzazione curata da Staps, che ha conferito al materiale dei volumi più in linea con quelli di "Aeolian". Inoltre, impossibile non citare le importanti modifiche subite dalle linee vocali, qui quasi tutte a opera dell’inglese Mike Pilat, il vocalist principale di "Precambrian", ancora una volta autore di un’ottima prova. Il suo stile si adatta perfettamente alla proposta del gruppo su questo lavoro, quindi dubitiamo che coloro legati all’edizione originale avranno troppo da ridire su questa decisione. Infine, risulta tutto da gustarsi il nuovo artwork, curato da quel Martin Kvamme già responsabile della splendida veste grafica di "Precambrian". In sintesi, stiamo quindi parlando di una ristampa solo per certi aspetti: il "Fluxion" del 2009 contiene materiale aggiornato e "corretto" e, almeno a livello formale, sicuramente più consono a un nome sempre più importante come quello dei The Ocean. Difficile non notare certe ripetizioni o ingenuità in un paio di queste vecchie tracce, ma, se amate la band tedesca, questa release rappresenterà senz’altro una valida aggiunta alla vostra collezione.