7.0
- Band: THE ORANGE MAN THEORY
- Durata: 00:42:11
- Disponibile dal: //2009
- Etichetta: Supernova Records
- Distributore: Goodfellas
Con questo “Satan Told Me I’m Right” i The Orange Man Theory continuano imperterriti per la loro strada, ed ancora una volta si fanno sapientemente guidare dalle mani esperte di Steve Austin, presente dietro la consolle. Se i ragazzi avevano spiazzato più d’uno con il precedente “Riding A Cannibal Horse From Here To…”, grazie ad un post core variegato ed ispirato, sebbene mai troppo estremo, con la nuova fatica la band cerca di enfatizzare quanto di meglio fatto in passato. Largo quindi all’utilizzo di riff ai confini dell’hard rock e del southern, che si sposano con le nevrastenie e le complicanze tipiche del genere. Il risultato finale é meno dipendente dai Today Is The Day e miscela tranquillamente i Nashville Pussy con gli Every Time I Die, gli Unsane con i Killswitch Engage, i Soilent Green con i Converge! Grande varietà, quindi, unita ad un songwriting che, seppure piuttosto prevedibile, riesce a miscelare le anime della band in maniera uniforme, senza che nessuna prenda il sopravvento sulle altre. Certo, la sudista “Savage But Focused” colpisce l’ascoltarore dritto al mento, mentre potevano essere evitati gli stucchevoli passaggi melodici di “Meet Uncle Terror”, ma, nel complesso, “Satan Told Me I’m Right” é un album che riesce a convincere. I legami con il precedente lavoro si possono trovare all’altezza della possente “Gimme Some Goat” o dell’inquietante “Psycho Poses To Fall Back On”, che deve avere reso orgoglioso lo stesso Austin. Resta il fatto che ora, dopo due album decisamente intriganti, i romani dovrebbero sferrare il colpo del definitivo K.O., in modo da poterli realmente affiancare ai grossi nomi della scena che conta. Non ancora ottimi, ma comunque bravi.