7.0
- Band: THE PRETTY RECKLESS
- Durata: 00:42:20
- Disponibile dal: 06/11/2022
- Etichetta:
- Century Media Records
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Forse anche per merito delle grazie di Taylor Momsen, furbescamente protagoniste in ogni copertina, i Pretty Reckless hanno saputo conquistare l’attenzione del grande pubblico, ma sarebbe riduttivo limitare il loro successo ad una mera questione di marketing, così come i paragoni con altre band da copertina (dagli In This Moment agli Evanescence) lasciano il tempo che trovano. Per chi non avesse familiarità con la loro proposta, il quartetto newyorkese propone da una dozzina d’anni quello che potremmo definire come mainstream hard rock (con un record di ben sette singoli al primo posto di questa speciale classifica), con un successo crescente di pubblico e di critica. Ad un anno di distanza da “Death By Rock And Roll” il quartetto di New York torna a battere il proverbiale ferro con un maxi EP formato da remix, cover e pezzi acustici: quello che a prima vista potrebbe sembrare un fritto misto, ma a conti fatti più significativo di quanto si potrebbe pensare.
La partenza affidata al remix in chiave pop di “Got So High” mette subito in chiaro come Taylor avrebbe potuto tenere testa a Lady Gaga – non a caso era stata l’ultima rivale di Miley Cyrus per il ruolo di Hannah Montana – mentre, come confermato dalla versione originale posta in chiusura, ha raccolto il testimone di Shirley Manson (Garbage) e Nina Persson (The Cardigans). Sul versante cover il piatto forte è la rilettura di “Loud Love” dei Soundgarden, capace di tenere testa all’originale come intensità, ma lo spirito di Chris Cornell, di cui peraltro erano stati gruppo d’apertura nel tragico anno della sua scomparsa, aleggia a più riprese: dalla toccante “The Keeper” del suo periodo solista al ripescaggio di “Halfway There” della band madre, impreziosite rispettivamente da Alain Johannes e Matt Cameron. Pelle d’oca assicurata anche per “Quicksand”, del Duca Bianco, accompagnata al piano da Mike Garson e baciata da una prova vocale davvero da brividi, così come per la cover di “(What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love And Understanding” di Elvis Costello. Più canonica invece la riproposizione in chiave acustica dei propri pezzi (“Only Love Can Save Me Now”, “Death By Rock and Roll” ed “Harley Darling”), le cui versioni simil country risultano meno appassionante rispetto alle versioni originali al netto della prova per piano e voce di “25”.
Probabilmente un EP incentrato sulle sole cover, come fatto in passato dagli amici Halestorm, avrebbe reso il tutto più coeso e di valore, ma nonostante l’eterogeneità siamo certi i fan dei Pretty Reckless apprezzeranno “Other Worlds”, una raccolta che mette a nudo un lato inedito di Taylor Momsen e soci.