THE PROVENANCE – 25th Hour; Bleeding

Pubblicato il 27/08/2001 da
voto
8
  • Band: THE PROVENANCE
  • Durata:
  • Disponibile dal: //2001
  • Etichetta:
  • Scarlet Records
  • Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile

Ciò che differenzia un musicista da un mero esecutore lo può comprendere solo chi nell’arte riesce a riconoscere l’essenza dell’ artista stesso, e perché avvenga ciò, come sembrerebbe ovvio, è impossibile scindere arte ed artista, così come divino ed umano, sole e terra. Nell’eterno cimitero di sguardi e contemplazione, l’arte osserva il suo creatore, mentre l’artista ammira la sua creazione, senza via d’uscita, impossibilità di ritorno. E’ l’arte che respira, pulsa e rivive ad ogni respiro e pulsazione dell’artista stesso, con impossibilità di scissione. E scindere i The Provenance da “25th Hour; Bleeding” è pressoché impossibile. Chiedetegli tutto, ma non di slacciare questo disarmante legame che sembrerebbe sublimare ogni suono con la passione, l’emozione ed il sentimento del genio. Quello che abbiamo difronte, credetemi, si tratta di uno di quei rarissimi casi in cui l’arte legittima lo status di pietra miliare, esiliando, una volta tanto, il music biz a territori più consoni; immaginate il gothic death di Paradise Lost, Anathema, The Gathering, In The Woods sporcato della magia e della genialità dei primi maestosi King Crimson (notate come in “All Of Reality” venga chiamata in causa “Epitaph”) o dei Jetro Tull dello sciamano Anderson, ed otterrete qualcosa a cui nessuno di voi aveva mai pensato, almeno in questi termini ed in queste proporzioni. Tutto sembra essere stato scritto apposta per sbalordire l’ascoltare, tra atmosfere sognanti e brividi che corrono lungo la schiena tra i vocalismi della bravissima Emma Hellstrom (imparagonabile alle sue colleghe in ambito metal, essendo ben distante dalle classiche movenze da darklady), e gli incantevoli passaggi di flauto che ricordano epoche ormai dimenticate; ogni brano è una piccola opera d’arte, un monile da conservare con gelosia per le generazioni a venire, che, così come nel riascoltare al giorno d’oggi l’arte dei King Crimson, Genesis, Jetro Tull, Yes, rivive un pò di quella magia che qualche generazione fa aveva travolto gli spiriti più sognanti, rivivranno, un giorno, anche con “25th Hour; Bleeding” dei The Provenance. La maestosità di “Deluded Into Delirium”, la strabordante “For Whom I Bleed”, l’eclettismo di “25th Hour; Bleeding”, e ancora la passione di “All Of Reality”, “Painted A Life”, “Ignominy Embodied”, sono solo alcuni titoli dell’opera prima di una band di cui, ne sono davvero certo, sentiremo parlare a lungo; e se la parola ‘capolavoro’ a causa dello sparlare di molti soffre troppo spesso di inflazione, raramente come in questo caso non ve n’è altra che si addica di più.

TRACKLIST

  1. Deluded Into Delirium
  2. For Whom I Bleed
  3. Shut Down
  4. Ignominy Embodied
  5. 25th Hour; Bleeding
  6. Frequencynic
  7. All Of Reality
  8. Listening
  9. Painted A Life
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