8.0
- Band: THE RITE
- Durata: 00:42:00
- Disponibile dal: 11/08/2023
- Etichetta:
- Iron Bonehead Prod.
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È una piacevole conferma questa seconda prova della formazione italo-danese fondata da A.Th (Black Oath) e Ustumallagam (Denial Of God) nel 2017, che vede un avvicendamento dietro la batteria e l’aggiunta di una seconda chitarra (rispettivamente War D. e M. Desecrator), inserimenti che rendono la line-up italiana per ben quattro quinti.
Musicalmente vale quanto già sappiamo: le radici del gruppo sono da ricercarsi nel cosiddetto dark sound italiano e nel black metal della prima ondata o proto-black metal di fine anni ‘80/inizio ‘90. Naturalmente i gruppi principali dei due membri fondatori – che hanno a loro volta subito le medesime fascinazioni – sono vicini, anche concettualmente, alla proposta del quintetto, che sa però smarcarsi e trovare la propria ragione d’essere come entità indipendente.
A prevalere sono i tempi medi, che subiscono sulfurei rallentamenti o accelerazioni selvagge, un’operazione riuscita perfettamente con “The Valley Of Megiddo”, in cui le atmosfere oscure e brumose lasciano spazio a chitarre taglienti di matrice black-thrash. Molto buone anche “The Spirit Of Mendes”, con i suoi riff tipicamente doom, e la luciferina “Walpurgis Night”, di cui apprezziamo le trame dell’organo. Citiamo ancora la violenza di “Nosophoros”, lo ‘storytelling dark’ di “Under A Lunar Spell” e una cover molto particolare, “Naked When You Come”, un successo pop psichedelico anni ‘60 della band danese Lollipops; un plauso ad Ustumallagam per aver evitato di riproporre il solito classico metal, scegliendo invece di recuperare queste melodie stralunate e trasformarle in un’autentica ballata horror metal.
Più in generale, la sua prestazione appare ottimale: capace di alternare uno stile teatrale all’aggressività del metal estremo (pur rimanendo sempre comprensibile) si riconferma – ancora una volta – abile narratore, capace di interpretare i cambiamenti di registro sonoro di una prova che mescola egregiamente doom, blackened thrash ed heavy metal con le tipiche atmosfere oscure del genere. I nuovi innesti nella line-up regalano ulteriori sfumature alla scrittura dei The Rite, che poggia su riff solidi e su un apprezzabile lavoro della sezione ritmica, elementi capaci di dare freschezza ad una formula che non possiamo certamente definire originale. Da ascoltare per trovare immediato ristoro dal sole d’agosto.