7.0
- Band: THE SCINTILLA PROJECT
- Durata: 00:53:12
- Disponibile dal: 19/08/2014
- Etichetta:
- UDR Music
- Distributore: Audioglobe
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In trentacinque e passa anni suonati di carriera Biff Byford, eccetto diverse apparizioni su singoli brani, non si è mai cimentato in band diverse dai suoi Saxon. Non è mai troppo tardi, infatti il cantante inglese è stato coinvolto in questo nuovo progetto chiamato The Scintilla Project. Il titolo si riferisce ad un film ambientato nell’ex Unione Sovietica e la trama principale racconta di esperimenti genetici sugli uomini. Il disco non è tanto una colonna sonora, ma una sorta di concept incentrato sulle tematiche del film. Della partita, oltre al fidato produttore Andy Sneap, fanno parte Lionel Hicks e Anthony Ritchie dei Balance Of Power. Il risultato si chiama “The Hybrid”, un disco di heayv metal ruggente, ma dal sound moderno ed attuale che grazie ad un importante tappeto melodico ed all’operato della coppia Hicks/Ritchie richiama non poco il sound che da anni possiamo apprezzare nei Balance Of Power, vedi brani come “Beware The Children”. Dal canto suo Biff, con la sua potente ugola, dona potenza e vigore ai brani, come a volerci ricordare di essere uno dei più agguerriti metal singer di tutti i tempi. Su “Hybrid” non mancano momenti prog (“Permanence”), dove gli Scintilla Project possono dar sfogo a tutto il loro virtuosismo, ma senza mai eccedere in inutili voli pindarici. “Pariah”, ruggiti di Biff a parte, ci riporta alla mente i Symphony X di qualche anno fa, prima della svolta di “Paradise Lost”. Su “Hybrid” spicca inoltre una grandiosa produzione, Andy Sneap ha dato vita ad un sound sì potente ma che non sacrifica melodie e pulizia dei suoni, tanto che ogni strumento viene valorizzato al meglio. Forse non sarà presente un vero cavallo di battaglia, ma tutti i nuovi brani dei The Scintilla Project sono scritti con grande cognizione e si dimostrano di altissima qualità. Un disco come “Hybrid” non è consigliato soltanto ai fan di Saxon e Balance Of Power, ci troviamo di fronte ad un heavy metal con spruzzate di progressive di grande classe. Non è dato sapere se questo progetto rimarrà tale ma, vista la bontà della musica, ci auguriamo ben presto un secondo capitolo.