5.5
- Band: THE TRUE ENDLESS
- Durata: 00:48:38
- Disponibile dal: 01/09/2003
- Etichetta:
- Frozen Creations
Spotify:
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Questa band nasce nel 1997, e non si può di certo dire che da quella data i nostri piemontesi siano rimasti a guardare. Demo, split, 7″, live performance finite su cd non si contano, e questo “Live At The Hellblast Festival” è solo l’ultimo capitolo di, crediamo, una vicenda che non si fermerà di certo qui. Questo live è anche la prima uscita ufficiale per la nostrana Frozen Creations: una scelta piuttosto insolita, quella di un album live, per iniziare. Solitamente siamo abituati ad ascoltare album live di gruppi famosi e le cui canzoni sono ai più ben noti, mentre più difficile è invece giudicare la prestazione dei The True Endless per chi volesse confrontare “Live At The Hellblast Festival” con le uscite in studio della band. La registrazione non è male e permette di valutare questi tre quarti d’ora di grezzo black metal. Si parte subito male con “The Forest Like Us”, brano che non dice molto e che viene affossato da un cantato pulito e impostato, assolutamente da rivedere. Decisamente meglio la successiva “Maramann (Al Demoni D’La Furesta Nera)”, forse la miglior canzone dell’intero cd. Qui si risentono (volentieri) i miasmi dei vecchi Gorgoroth, quelli con Pest alla voce. Be’, il livello non è proprio lo stesso, ma la strada intrapresa sembra davvero quella, sperando che per i The True Endless porti lontano. I brani oscillano tra i suddetti Gorgoroth e i Carpathian Forest, propendendo forse più per questi ultimi visto che il gruppo italiano ha numerose influenze black/thrash vecchio stampo. La prestazione offerta sembra discreta e va rilevata la buona presenza del basso, finalmente non sacrificato al demonio come troppe volte succede nei gruppi black metal che sembrano quasi non ricordare questo strumento. Ci sono alcuni cali di tensione dovuti forse anche all’eccessiva lunghezza della prestazione live. E’ forse questa la pecca più grane di questo cd, i The True Endless, seppur non sfigurano, non sembrano ancora pronti per catturare l’attenzione del pubblico per tutto questo tempo, e alla fine la loro proposta rischia di risultare compassata. Magari un mini live più corto e più incisivo sarebbe stato più alla portata dei The True Endless. Per i cultori del genere questa è un’occasione per conoscere un gruppo molto attivo del nostro panorama underground, sperando in tempi migliori e in un album studio che magari potrà far risultare le qualità della band.