7.5
- Band: THE YOUNG GODS
- Durata: 00:53:26
- Disponibile dal: 22/02/2019
- Etichetta:
- Two Gentlemen Records
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“Data Mirage Tangram” è un album concreto ed etereo insieme, che omaggia fin dal titolo i Tangerine Dream; “Tangram” è infatti uno degli album più iconici dell’era Virgin della band tedesca e il primo a mostrare una decisa svolta verso le derive new age, e analogamente il trio svizzero mostra qui il suo lato più trasognato e morbido. Quasi che avessero introiettato l’esperienza del precedente lavoro – “Knock On Wood”, ossia la rilettura di loro classici in chiave “acustica” – provando anche loro a mostrare una nuova pelle. Per fortuna, il risultato è più che positivo e non mancano tracce corposamente industrial, certo più dal lato rock che metal del genere; parliamo di brani come “Tear Up The Red Sky”, che richiama anch’esso esplicitamente uno dei loro brani più famosi e rappresentativi in una sorta di rilettura più dub, oppure la destrutturata “Moon Above” e l’abrasiva “All My Skin Standing”. Ma emergono fortemente le derive più synth-oriented; dall’opener “Entre En Matière”, la traccia più apertamente Krautrock del lotto, passando “Figure Sans Nom” o “You Gave A Name”: un brano trasognato, sensuale, che ha ancora tutto quello che caratterizza il loro sound, pur portandolo come attraverso uno specchio verso lidi puramente elettronici. È insomma un lavoro raffinato nelle sue derive sicuramente poco minacciose, ma del resto la cifra stilistica non è mai stata quella di una musica industriale fatta di rumori e deflagrazioni: piuttosto quella dell’ossessività, della potenziale colonna sonora di film d’autore; non a caso troviamo momenti che sembrano blues allucinati a metà strada tra le colonne sonore di Lynch e un viaggio lisergico. Non c’è troppa distanza tra tali due mondi, in effetti, e diciamo che qui gli Young Gods si offrono come perfetto vertice di un triangolo equilatero.