6.5
- Band: THEATRES DES VAMPIRES
- Durata: 00:42:16
- Disponibile dal: 15/12/2003
- Etichetta:
- Beyond Productions
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
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Vituperati e adorati in egual misura, i capitolini Theatres Des Vampires hanno saputo ritagliarsi lungo tutto l’arco dello scorso decennio e in questo scorcio di nuovo millennio un posto più che comodo all’interno della scena extreme-goth europea. A conferma della popolarità raggiunta, i nostri si concedono un divertissement estemporaneo che parrebbe voler essere un regalo per i fan più appassionati. Trattasi nella fattispecie di questo “Vampyrisme…”, album che ci ripropone i brani presenti su “Vampyrisme, Necrophilie, Necrosadisme, Necrophagie”, esordio dei nostri che, trascorsi quasi dieci anni, sembrava aver bisogno di una spolverata. Non una ristampa, dunque, ma una vera e propria operazione di ri-arrangiamento e, in parte, ri-composizione, dei brani presenti sul primo album dei Theatres Des Vampires, che, accorciato il pittoresco titolo originale, si sono accostati all’impresa con spirito tutt’altro che filologico. Poco infatti è rimasto delle composizioni originali, rivisitate per l’occasione alla luce delle inclinazioni gothicheggianti dei nostri e riconoscibili solo all’apparire dei riff portanti che non hanno subito enormi rimaneggiamenti; appare un intero impianto di tastiere non presente sull’originale, si attenuano i toni taglienti del black metal ed emerge dal nulla un coro femminile che ammanta i brani di sfumature sinistre. I pezzi, come al solito quando si tratta di Theatres Des Vampires, funzionano e non annoiano, ma presentano soluzioni spesso sentite, per lo più conformi alle leggi non scritte del buon-disco-goth-metal congegnato per i palati non sempre finissmi dei consumatori di tale genere. Ci deliziano con le loro prestazioni anche un paio di guest come Gian Pyras, ex Cradle Of Filth, e Valor, attuale voce dei Christian Death che presta la propria voce per una riuscita cover di “Lacrima Christi”. Disco certamente poco significativo se si vuole valutare la reale consistenza di una band come i Theatres Des Vampires, pensato per i fan più sfegatati che proprio non possono fare a meno di cori gotici ed atmosfere transilvane. Piacevole.