7.5
- Band: THERAPY?
- Durata: 00:33:00
- Disponibile dal: 21/09/2018
- Etichetta:
- Marshall Records
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I Therapy? Sono una band che non ha mai mollato perché in trent’anni di onorata carriera hanno vissuto un sacco di alti e bassi senza mai perdersi d’animo, continuando invece per la loro strada facendo ciò che a loro riesce meglio, tanta musica. Oggi Andy Cairns e compagni possono vantare una grande esperienza, che però non ha mai smussato il loro lato più grezzo e combattivo. Il nuovo “Cleave”, disco in studio numero quindici per la formazione irlandese, è destinato ad entrare di prepotenza nel cuore dei fan grazie ad un’energia fuori dal comune, ad una ruvidezza che mischia insieme rock e punk in una ricetta in grado di rendere veramente onore al termine “alternative”. “Cleave” è stato prodotto da Chris Sheldon, che già ha collaborato con il gruppo su dischi come il clamoroso “Troublegum” e “Semi-Detached”, e non a caso quindi durante l’ascolto si notano richiami palesi a quel sound che la band proponeva a metà anni Novanta. Ciò che colpisce sono proprio i suoni, moderni ed al passo con i tempi, ma mai troppo elaborati né snaturati da un eccessivo uso di trucchi da studio di registrazione che vanno tanto di moda oggi. “Wreck It Like Beckett” mischia rock e punk grezzo e diretto, i filtri sulle voci rendono il brano ancor più graffiante insieme alla solida sezione ritmica. “Kakistrocracy” è una canzone che già dal titolo fa intendere il taglio politico dei testi, qui i Therapy? Si divertono a rielaborare i Rage Against The Machine senza rinunciare però al loro classico marchio di fabbrica. Con la più orecchiabile “Callow” ci troviamo di fronte ad un punk rock più sbarazzino, poco impegnativo, ma dalle melodie molto catchy e di facile memorizzazione. L’incalzante “Success? Success Is Survival” e “Save Me From The Ordinary” offrono un rock alternative più cerebrale e profondo, senza per questo risultare mai noiosi all’ascolto. Come si può ben capire c’è poco o meglio nulla da scartare di “Cleave”, un disco che rende onore ai Therapy? ed alla loro carriera trentennale nel migliore dei modi. Un ritorno da non lasciarsi scappare per nessun motivo, dischi come questo mantengono in vita una scena rock sempre più carente di nuovi eroi.