7.0
- Band: THEURGY
- Durata: 00:29:38
- Disponibile dal: 17/10/2024
- Etichetta:
- New Standard Elite
Spotify:
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Il debutto dei Theurgy, “Emanations of Unconscious Luminescence”, rappresenta un intrigante ingresso nell’arena del cosiddetto ‘brutal’ death metal. Questo progetto internazionale, attualmente composto da membri provenienti da Stati Uniti, Canada, Thailandia e dall’Italia (con il chitarrista Marco Finco a rappresentare la componente europea), pubblica questo suo esordio sulla lunga distanza sotto l’egida di New Standard Elite, etichetta ormai nota per il fiuto nello scovare perle estreme
I Theurgy si presentano con una proposta che combina la pesantezza tipica di certo slam/‘brutal’ death metal a raffinate incursioni melodiche e un’atmosfera ‘cosmica’ che possono richiamare formazioni come Wormed o Mithras, quanto i momenti più tecnici e virtuosistici dei Decrepit Birth.
La principale forza del disco risiede chiaramente nel lavoro delle chitarre soliste, che impreziosiscono le tracce con interventi sfarzosi e melodicamente evocativi. I riff più groovy e massicci fungono quindi da base solida su cui si innestano queste elaborate linee soliste, creando un mix tutto sommato curioso. Questa dualità tra brutalità ignorante e ricerca melodica fa drizzare le orecchie già a un primo ascolto, anche se il ‘disegno’ del gruppo non risulta sempre perfettamente fluido: alcune transizioni suonano infatti ancora un po’ macchinose, come se il progetto stesse cercando di trovare una sintesi più naturale tra le sue anime musicali.
Un elemento che potrebbe dividere il pubblico è poi la scelta del registro vocale: il growling profondamente gutturale e grottesco è sicuramente efficace nel sottolineare l’anima slam della band, ma alla lunga tende a risultare monocorde, rischiando di appiattire l’impatto emotivo del disco. In un contesto che pare ambire a una certa raffinatezza complessiva, un approccio più vario potrebbe contribuire a mettere meglio in risalto le sfumature delle composizioni. D’altronde, sembra che i ragazzi tengano molto a sottolineare certe loro radici nel succitato filone slam, come dimostra la cover di “Molesting the Decapitated” dei Devourment, la quale qui non sembra comunque aggiungere granché alla tracklist, se non ulteriore minutaggio per portare il disco alla soglia della mezz’ora. Il pezzo, pur ben eseguito nella sua rielaborazione, sembra quasi un’interruzione rispetto al resto del lavoro, nel complesso più ambizioso e ricercato.
Detto questo, “Emanations of Unconscious Luminescence” è un debutto che, pur con qualche limite, lascia comunque intravedere un potenziale significativo. La capacità dei Theurgy di bilanciare estremismo gorgogliante e melodia, unita all’immaginario cosmico che permea il disco, rende il progetto degno di attenzione. Certo, ci sono margini di miglioramento, soprattutto nella coesione delle idee e nella scelta delle soluzioni vocali, ma il progetto, tutto sommato, sta già dimostrando di avere una visione chiara e la capacità tecnica per realizzarla. Un’opera che si colloca leggermente fuori dai trend attuali e che, se sviluppata con maggiore maturità, potrebbe fare dei Theurgy un nome rilevante nell’underground death metal.