7.5
- Band: THROES OF DAWN
- Durata: 00:47:16
- Disponibile dal: /05/2004
- Etichetta:
- Avantgarde Music
Chi scrive ricorda sempre con piacere “Dreams Of The Black Earth” e “Binding Of The Spirit” dei Throes Of Dawn, due ottimi lavori usciti sul finire degli anni Novanta passati decisamente in sordina. Il dark metal di questi finlandesi (un tempo un mix di black, melodic death e robusto gothic metal) è sempre stato, a modesto parere del sottoscritto, una delle cose più interessanti partorite in quel periodo dalla scena finlandese. La loro musica era passionale, sognante, evocativa e a tratti persino epica, memore di mille insegnamenti del grande panorama metal scandinavo e al contempo di nessuno; non ci si stancava facilmente di ascoltarla ed era stato quindi un brutto colpo apprendere che non molto dopo la pubblicazione di “Binding Of The Spirit” il gruppo si era praticamente sciolto senza aver ottenuto un briciolo di quello che realmente avrebbe meritato. Per fortuna, a distanza di ben tre anni, il vocalist Henri Koivula e il tastierista Jani Heinola (le menti del gruppo) hanno deciso di riprovarci e, con una line up nuova fiammante, hanno dato alle stampe questo “Quicksilver Clouds”, il lavoro più progressivo, melodico e forse migliore della loro carriera. La cosa che maggiormente colpisce è lo spazio che oggi si sono ritagliate le clean vocals, molto più ampio rispetto al passato. La qualità delle stesse è anche migliorata a dismisura mentre lo screaming black, relegato quindi un po’ in secondo piano, ha assunto toni un po’ meno aspri. La musica, di pari passo, si è fatta maggiormente pacata, ancora più sognante e tastiere-dipendente. I tempi sono sempre medi e le chitarre ora fungono più da accompagnamento che da guida per le song, pur rimanendo comunque giustamente pesanti. Ascoltando pezzi come “Hollow Reflection”, “Transcendence”, “Black Carbon Snow” e la title track si arriva alla conclusione che forse oggi i Throes Of Dawn non hanno eguali in questo genere: grande ispirazione, grande classe, grandi emozioni. Unico vero neo di “Quicksilver Clouds” è una certa sudditanza, in alcuni passaggi, verso i vecchi Tiamat, ma si tratta comunque di un peccato veniale, che non inficia quasi per nulla il valore dell’opera. Non c’è nient’altro da dire… se avete bisogno di melodia, pathos e oscurità i Throes Of Dawn oggi più che mai fanno al caso vostro: una delle più belle sorprese in campo metal atmosferico uscite da diversi mesi a questa parte!