6.5
- Band: THROWDOWN
- Durata: 01:01:34
- Disponibile dal: 14/08/2007
- Etichetta:
- Trustkill Records
- Distributore: Audioglobe
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Il processo di “panterizzazione” dei Throwdown giunge a compimento con il nuovo “Venom & Tears”, album che vede la band statunitense trasformarsi in vero e proprio clone dei Pantera epoca “Vulgar Display Of Power”/”Far Beyond Driven”. Il precedente “Vendetta” aveva già messo in mostra corpose influenze groovy thrash, ma a livello ritmico e vocale rimaneva ancora piuttosto saldamente ancorato al background metal-core dei nostri. “Venom & Tears” invece cerca di rileggere in tutto e per tutto il sound del gruppo texano nella metà degli anni Novanta, con un Dave Peters che imita praticamente alla perfezione le vocals di Phil Anselmo e il resto della band che cerca costantemente di comporre delle nuove “A New Level”, “Fucking Hostile” o “Strength Beyond Strength”. In tutta sincerità, i primi ascolti dell’album lasciano alquanto perplessi, perchè è impossibile fare a meno di chiedersi che utilità possa avere un lavoro così sfacciatamente votato alla scopiazzatura. Nel corso degli anni tantissime band hanno provato a imitare i Pantera e nessuna è mai riuscita a realizzare qualcosa che potesse davvero competere con il songwriting di Dimebag Darrell. I Throwdown non fanno eccezione, tuttavia dopo qualche ascolto in più si riescono anche a trovare degli spunti divertenti in questo loro nuovo full-length. Se si accantona per un momento il fattore personalità, è infatti facile accorgersi come molti di questi brani non siano affatto male. In particolare “Holy Roller”, “Americana” e “Godspeed”, pur non concedendo alcuna sorpresa, risultano veramente gradevoli, ma anche “Hellbent (On War)” strappa più di un sorriso con il suo chorus efficacissimo e il breakdown metal-core in chiusura. Senza dubbio uno dei brani più tamarri dell’anno. Di certo i Throwdown avrebbero potuto imbarcarsi in un’evoluzione più interessante di questa e sia chiaro che, se vi ritenete degli ascoltatori molto esigenti, tutte queste composizioni non riusciranno comunque a smuovervi minimamente, tanto sono derivative. Se però siete fra coloro che stravedono ancora oggi per i cari vecchi Pantera e che hanno provato inutilmente a cercare conforto nei (moscissimi) dischi degli Hellyeah e dei Damageplan, l’ascolto di “Venom & Tears” potrebbe rivelarsi tutto sommato piacevole. Fermo restando che la storia del metal passa da tutt’altra parte.