voto
7.0
7.0
- Band: THULCANDRA
- Durata: 00:45:39
- Disponibile dal: /06/2010
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile
Mettiamola così: adorate i Dissection e pensate che "Reinkaos" sia stato un enorme passo falso? E ancora… non avete nulla in contrario ad ascoltare un gruppo-clone, purchè sia abile e, soprattutto, clone di una formazione che avete amato alla follia? Allora forse è il caso che vi approcciate il più presto possibile a questi Thulcandra, che con il loro debut hanno confezionato un disco che probabilmente in parecchi arriveranno a definire il vero successore del leggendario "Storm Of The Light’s Bane". La band, che è guidata nientemeno che da quel Steffen Kummerer che di recente ha fatto sognare tutti gli appassionati di techno-death con i suoi Obscura, nasce infatti come puro e semplice tributo al gruppo di Jon Nödtveidt e a tutta quella scena swedish black-death dei primi anni ’90 (quindi Unanimated, Necrophobic, Naglfar e compagnia satanica) e "Fallen Angel’s Dominion" rispecchia in pieno le intenzioni dei nostri, confermandosi sin dalle sue primissime note come un totale omaggio a quel determinato sound, con un’attenzione particolare per le atmosfere dei vari "The Somberlain" e appunto "Storm Of The Light’s Bane". Diciamo subito che per certi riff il terzetto tedesco rischia l’accusa di plagio e che forse ad alcuni ascoltatori tutto questo voler omaggiare Nödtveidt e compagni apparirà quasi come uno scherzo – in effetti, si poteva magari evitare di coverizzare proprio "The Somberlain" in chiusura e di rivolgersi a Necrolord per la copertina del CD – tuttavia nel complesso "Fallen Angel’s Dominion" si rivela un’opera riuscita. La band, pur "perdendosi" ogni tanto in alcune lungaggini, ha dalla sua una buona ispirazione in sede di riffing e un valido gusto melodico, inoltre ostenta grande passione e soprattutto una perfetta conoscenza della materia. Per noi quindi pollice in su – soprattutto per pezzi come la title track o "Frozen Kingdom" – ma, come già accennato, non si faticherà a comprendere chi invece accuserà i Thulcandra di essere soltanto dei cloni. Tutto dipende da quanto si apprezza il genere e da quanto uno senta la mancanza dei Dissection. Comunque, se siete degli inguaribili nostalgici, aggiungete pure mezzo voto alla valutazione finale.