THULCANDRA – Hail the Abyss

Pubblicato il 14/05/2023 da
voto
7.0
  • Band: THULCANDRA
  • Durata: 00:48:00
  • Disponibile dal: 19/05/2023
  • Etichetta:
  • Napalm Records

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Forse oggi i Thulcandra sentono di dover recuperare il tempo perduto fra il 2015 e il 2021, quando restarono curiosamente in silenzio dopo avere invece pubblicato album a spron battuto nei primi anni di carriera. Il nuovo “Hail the Abyss” arriva infatti fra noi a solo un anno e mezzo dall’uscita del precedente “A Dying Wish”, realizzando una ‘doppietta’ che sicuramente farà felici gli estimatori della black-death metal band tedesca.
Visti i perenni rimandi ai Dissection, tanto a livello di suono che di artwork e immaginario, sta ormai diventando complicato trovare termini e concetti nuovi per descrivere la proposta del quartetto guidato da Steffen Kummerer. Una volta affrontato l’ascolto della nuova prova e riesaminato il repertorio precedente, ci sentiamo però di affermare che la band sia qui riuscita a mantenere la verve espressa nell’ultimo disco, tornando con un lavoro che la conferma in buona salute, salda nelle proprie convinzioni e nel suo orientamento stilistico, ma ispirata a sufficienza per evitare quel sentore di riciclaggio a oltranza che aveva un po’ tarpato le ali al materiale di metà carriera.
Ascoltando “Hail the Abyss”, ci troviamo davanti a dei Thulcandra che sembrano avere preso atto della formula che riesce a esprimere i loro migliori talenti, abbandonando da un lato spunti troppo contorti e ambiziosi e, dall’altro, evitando la riproposizione pedissequa di temi presi di peso dal catalogo di Jon Nödtveidt (anche se ovviamente ogni tanto il semi-plagio torna ancora a fare capolino). Quello che convince di “Hail…”, così come era stato per “A Dying Wish”, sono in primis una carica e una spontaneità lontane dall’essere posticce: la band appare più sciolta, omaggia i suoi idoli, ma lo fa con brani che trasmettono estro, passione, anche grazie a una resa sonora meno ‘perfettina’.
In qualche caso, Kummerer e soci cambiano inoltre approccio, uscendo dal personaggio di algidi black-death metaller per abbracciare uno spirito più diretto e spavaldo. “On the Wings of Cosmic Fire”, ad esempio, strizza l’occhio a certi Satyricon nella sua andatura groovy e irruente, mentre la tesa “Blood of Slaves” viene inaspettatamente spezzata da un break black-thrash. Cambiando del tutto registro, l’intermezzo acustico “In Darkness We Descend” sa infine più di Opeth che di “Storm of the Light’s Bane”. Non si tratta di episodi pura eccellenza, ma queste parentesi un pochino fuori dai soliti schemi contribuiscono a rendere la tracklist più variegata e vivace, infondendo nuova linfa a un percorso artistico che, viste le personalità coinvolte, ha spesso dato l’impressione di poter e dover fare di più.
A conti fatti, “Hail the Abyss” mette dunque in fila una discreta quantità di canzoni abbondantemente sopra la media e in conformità con quello che dovrebbe essere il livello abituale dei Thulcandra. Il risultato è un’altra esperienza che potrebbe risultare assai piacevole per gli inguaribili romantici del panorama black-death svedese di una trentina di anni fa.

TRACKLIST

  1. In The Eye Of Heaven
  2. Hail The Abyss
  3. At Night
  4. Velvet Damnation
  5. On The Wings Of Cosmic Fire
  6. Acheronian Cult
  7. As I Walk Through The Gateway
  8. Blood Of Slaves
  9. In Darkness We Descend
  10. The Final Closure
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