6.5
- Band: THULCANDRA
- Durata: 00:45:20
- Disponibile dal: 30/09/2011
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Il secondo album targato Thulcandra fa emergere qualche interrogativo sulla reale efficacia di questa formazione. Il voler ostentare in maniera così palese un’attitudine da tribute-band sta infatti diventando rapidamente qualcosa di deleterio per i nostri: è normale avere delle influenze primarie – in questo caso, i Dissection – ma volerli ricordare così fedelmente in tutto, dai riff alle melodie (a volte ai limiti del plagio), dalla produzione sino ad arrivare all’artwork, non è sintomo di grande maturità. Intendiamoci, ancora una volta l’album presenta qualche traccia molto ben riuscita e nel complesso si lascia ascoltare (anche se tutto sommato risulta meno ispirato del debut “Fallen Angel’s Dominion”), tuttavia resta assolutamente difficile esaltarsi propriamente quando si ha perfetta memoria dei veri capolavori del black-death metal svedese usciti una quindicina di anni fa. Insomma, l’ascolto di “Under A Frozen Sun” riesce a strapparci qualche sorriso, salvo poi scomparire quasi del tutto dalla nostra mente quando questo viene messo a confronto con un “The Somberlain”, un “Vittra” o un “Spiteful Intents”. Anzi, a dire il vero, basta la cover del classico degli Unanimated posta in fondo alla tracklist a sminuire la totalità degli episodi precedenti. Un clamoroso autogoal, i cui effetti ci si augura riescano a svegliare un pochino il gruppo tedesco, che, andando avanti di questo passo, può seriamente rischiare di diventare una singolare parodia della parodia! Tecnica e conoscenza del genere ci sono, basterebbe aprirsi a qualche altra influenza o non cercare l’omaggio a ogni costo per risultare di nuovo convincenti e credibili…