7.5
- Band: THULSA DOOM
- Durata: 00:21:42
- Disponibile dal: 07/12/2018
- Etichetta:
- Invictus Productions
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Una miscela di primi Morbid Angel, Sadistic Intent, Pentagram (Cile) e Necrovore. La Invictus Productions va giustamente dritta al punto ed evita inutili giri di parole per presentare la prima fatica dei Thulsa Doom, gruppo romano che con questo EP va direttamente a collocarsi fra le grandi promesse del panorama extreme metal nazionale. Affidandosi in toto ad un crossover fra i tardi anni Ottanta e i primissimi Novanta, il trio sfodera un death metal dalla fortissima impronta vintage, dove una dimensione lo-fi viene interpretata in maniera assolutamente genuina e messa al servizio di un songwriting già ampiamente maturo e coerente. Dalle sei tracce che compongono “Realms of Hatred” emergono in primis un lavoro di chitarra effervescente e un’elaborazione ritmica assai ben curata; tante band che si sono date a questo tipo di revival negli ultimi anni hanno sovente esagerato con certe rudezze e con primitivismi forzati, adoperando un’esecuzione sopra le righe o una resa sonora raffazzonata per mascherare una sostanziale mancanza di idee. I Thulsa Doom, invece, pur affidandosi ovviamente ad un sound organico e vecchia scuola, badano ad una certa armonia di fondo e consegnano all’avventore di turno delle composizioni dallo sviluppo limpido, nelle quali i riff hanno modo tanto di respirare quanto di risplendere e farsi ricordare, rispolverando, con buongusto, vari orditi anni Ottanta/Novanta di grande effetto. Vi è certamente un sentore di mero tributo in alcuni passaggi, ma la resa complessiva e il tiro di questi brani restano formalmente inattaccabili: il gruppo gode di ottima ispirazione e procede a testa alta tra sferzate death-thrash e temi mefistofelici mai troppo ampollosi. Il risultato finale è una tracklist particolarmente vivace, che appassiona all’ascolto e convince a lungo termine.