8.0
- Band: THY DARKENED SHADE
- Durata: 01:18:49
- Disponibile dal: 31/10/2014
- Etichetta:
- World Terror Committee
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“Liber Lvcifer I: Khem Sedjet” dei greci Thy Darkened Shade è la prova di come oggigiorno sia ancora possibile comporre black metal tradizionale senza per questo risultare anacronistici o pedissequamente legati alla dottrina dei maestri. Un’opera sontuosa e corposissima, tutt’altro che di facile assimilazione, frutto di una band rimasta fino a questo momento nell’ombra (quindici anni di carriera e soltanto un full-length, il notevole “Eternvs Mos, Nex Ritvs”, alle spalle) e destinata a diventare presto un nuovo punto di riferimento per il filone estremo più emotivo e ricercato. I Nostri, duo composto dal polistrumentista Semjaza (già in forze ai temibili Acrimonious) e dal vocalist The A, offrono al pubblico una rilettura ammaliante e per nulla scontata delle gesta di Jon Nödtveidt e dei suoi Dissection, intrecciando la filigrana puramente black/death di un disco come “Storm Of The Light’s Bane” con miriadi di spunti diversi, ora riconducibili al culto della nera fiamma ellenica (Necromantia, Rotting Christ, ecc.), ora all’attitudine epico-progressiva dei fenomenali Cult Of Fire, ora persino a certa musica etnica mediterranea, per un risultato d’insieme in grado di spazzare via buona parte della concorrenza black metal uscita allo scoperto quest’anno. Un suono fresco, moderno e rispettoso del passato allo stesso tempo, giocato su continui contrasti e su avvolgenti effetti di chiaroscuro, con le chitarre intente a dipingere arabeschi occulti e passionali come fossero versi sulle pagine di un antico grimorio. Ispirazione sopra la media e personalità strabordante non tardano mai a manifestarsi – già a partire dal sottofondo di percussioni e voci pulite (un trademark della formazione ateniese) dell’intro “Holy Lvcifer” – messe al completo servizio di brani che spesso e volentieri assumono i connotati di vere e proprie suite. Quattro degli undici episodi inclusi nella tracklist, infatti, si attestano sulla considerevole durata di nove/dieci minuti: una scelta molto rischiosa, pienamente legittimata da un songwriting vario e fluidissimo che incorpora sempre abbondanti dosi di melodia e parti atmosferiche. Ai Thy Darkened Shade non interessa seppellire l’ascoltatore sotto una coltre di blast-beat, né tanto meno vestire i panni della realtà “necro” e spietata; la loro musica, profonda e dall’affinatissimo senso armonico, va a tutti gli effetti interpretata come un “viaggio”, un lungo percorso iniziatico al termine del quale rinascere sotto nuove sembianze. Tracce come “Revival Through Arcane Skins”, dall’andatura arzigogolata e dal vago sentore Tribulation, “Or She-ein Bo Mahshavah”, caratterizzata da uno strepitoso crescendo finale, e soprattutto “Nox Profunda”, con ogni probabilità la composizione black metal del 2014, parlano da sole: “Liber Lvcifer I: Khem Sedjet” segna l’alba di una nuova era. Spalancate i vostri cuori di tenebra a questo Angelo caduto.