THYRATHEN – Lakonic

Pubblicato il 10/11/2024 da
voto
7.5
  • Band: THYRATHEN
  • Durata: 00:45:15
  • Disponibile dal: 01/11/2024
  • Etichetta:
  • Floga Records

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Ci sembra che, ultimamente, le sorgenti infernali site in terra greca godano di buona salute, con tutta una pletora di musicisti pronti ad abbeverarsi nelle loro acque nere, traendone linfa vitale.
Il ritorno dei Thyrathen, tre anni dopo il primo “ThanotOpsis”, si inserisce perfettamente in questo quadro di malvagia vitalità, ma vista la presenza in formazione di Stefan Necroabyssious (leader dei Varathron e di mezza dozzina di altre band), questo non stupisce: se c’è una persona capace di portare avanti la torcia nerissima del black metal greco con perizia e una apparente inesauribile riserva di buone soluzioni musicali, quella è proprio il musicista greco.
Ad affiancarlo nel nuovo “Lakonic”, il compagno di sempre in questa avventura Corax S. alle percussioni, Alexandros dei Macabre Omen di supporto a voci, cori e narrazioni, Noch a chitarre, basso e infine la presenza di Thanasis Kleopas alla lira, centrale nel sound e nell’estetica del gruppo al pari degli altri strumenti.
Quanto proposto nei quarantacinque minuti dell’album è un black metal ‘alla greca’ di squisita fattura: ritroviamo le chitarre che hanno contraddistinto l’intera scena dalla propria nascita, così cariche di epicità e melodie come nella combo “Matter, Void, Sperm”/”Void, Matter, Sperm”, le voci ora cavernose ora sibilanti di Stefan e Alexandros, pattern di batteria belligeranti ma anche capaci di evocare scenari ctoni e tartareschi. La terra madre dei Thyrathen parla con voce potente, ben udibile in “Η Πόλις – The City (The Philosophical Poem)” e “Religious Agonies”, attraverso gli strumentri tradizionali e quelle atmosfere quasi ‘oracolari’, intrise di energia mistica e indagine filosofica (“De Rerum Natura”).
Peccato che, nonostante momenti carichi di pathos e intensità, al disco manchi un qualcosa per decollare definitivamente, una scintilla di energia infernale in più per passare da ‘buon disco’ a uno dei gioiellini dell’anno: dopo molti ascolti le canzoni non annoiano nè risultano povere di qualità (anzi!), risultando leggermente appannate, come se la band avesse morso troppo il freno invece di correre a briglia sciolta lungo i riff più acuminati, i cori luciferini, i passaggi più raccolti di raccordo tra black metal e tradizione musicale greca. Ed è un po’ un peccato, visti i musicisti coinvolti e quanto sono stati capaci di creare in passato, ma guardando anche al nome del disco, al concept vagamente ieratico e carico di lirismo del gruppo magari è una decisione ragionata a livello artistico; vedremo se il progetto in futuro sarà in grado di sguinzagliare senza limiti di sorta il proprio vero potenziale, pure in una dimensione diversa dalla ‘solita’ bolgia infernale.
“Lakonic” resta comunque un buon disco, e se siete alla ricerca di sapori mediterranei nel panorama della musica più sulfurea, siamo sicuri che soggiornerà per un po’ nei vostri stereo.

TRACKLIST

  1. The Throne of Micro-Cosmos (Foolishness)
  2. Religious Agonies
  3. Matter, Void, Sperm
  4. De Rerum Natura
  5. Η Πόλις - The City (The Philosophical Poem)
  6. Void, Matter, Sperm
  7. Scales & Sword (The Fall of Justice)
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