7.5
- Band: THYRFING
- Durata: 00:51:59
- Disponibile dal: 22/10/2008
- Etichetta:
- Regain Records
- Distributore: Self
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I Thyrfing si confermano a grandi livelli anche con il nuovo “Hels Vite”. La band svedese più in forma, e una delle più importanti, del panorama viking metal internazionale, è davvero una macchina da guerra. E pensare che prima dell’uscita di “Hels Vite” c’era più di qualche preoccupazione a causa della dipartita del cantante storico della formazione, il bravissimo Thomas Väänänen. Dopo cinque album i fan degli scandinavi si erano abituati all’ugola sprezzante di Thomas che, secondo un comunicato ufficiale diramato dalla band, avrebbe lasciato i Thyrfing assieme al chitarrista storico del gruppo, Henrik Svegsjö, per mancanza di stimoli! Lo shock – se di shock si è trattato – i ragazzi l’hanno superato alla grande e in fretta, proponendo un lavoro decisamente maturo e che non fa sentire troppo la mancanza di ben due membri storici. Il cambio più curioso è l’avvicendamento al microfono di Thomas con uno dei cantanti più amati dalla scena black metal: Jens Rydén, ex voce inconfondibile dei Naglfar e ora attivo con il suo progetto personale denominato Profundi. L’alternanza dei due si sente davvero poco sul nuovo “Hels Vite”: a sorpresa Rydén canta in un modo simile a quello di Thomas e la scelta sembra più che calcolata per creare forse un continuum omogeneo. A volte il cambio del cantante può essere traumatico anche nei generi estremi dove c’è lo screaming o il growl al posto della voce pulita. Rydén, infatti, è particolarmente aggressivo ed il tono della sua voce è piuttosto basso, cosa davvero insolita per uno che gridava su toni alti in un capolavoro del black metal quale “Vittra” dei Naglfar! Il nuovo disco continua il discorso iniziato con il superbo “Farsotstider” (che meriterebbe un voto in più rispetto a quello dato sempre dal sottoscritto al momento dell’uscita: con il passar del tempo, a volte, certi album si apprezzano ancor di più!), il sound è quello, cambia un po’ l’atmosfera, ma lo stile è talmente simile che per la prima volta la band ha composto due album piuttosto somiglianti tra loro. “Farsotstider” era indubbiamente più violento, ci si trovava nel bel mezzo di un’incursione vichinga in un villaggio incustodito, mentre “Hels Vite”, pur essendo agguerrito, lascia spazio anche all’atmosfera mistica, tanto da trasporre le fatiche dei Thyrfing dal campo di battaglia al tanto desiderato Valholl. Non c’è bisogno d’aggiungere altro: i Thyrfing vanno supportati perché sono una delle colonne portanti del viking metal, quello suonato con il cuore; e sono anche un gruppo che ha insegnato il viking metal, fornendogli l’influenza, a numerose giovani band! To Åsgard we fly!