TICINUM – A’ La Porta Di C​é​nt T​ù​r

Pubblicato il 17/10/2023 da
voto
8.0
  • Band: TICINUM
  • Durata: 00:39:53
  • Disponibile dal: 18/05/2023
  • Etichetta:
  • Darker Than Black

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A volte si cerca lontano, nelle lande germaniche o lapponi, mentre il vero medioevo invece ce l’abbiamo dietro l’angolo: stavolta ci riferiamo ai Ticinum, una nuova band – ovviamente italiana – che con questo debutto, dal titolo “A’ La Porta Di C​é​nt T​ù​r”, sta sorprendendo molti.
Il disco è ormai uscito da alcuni mesi ma, lo ammettiamo, non riesce ad uscire dal nostro lettore. Di medieval black metal si tratta, nell’accezione pagan/folk, ma nello specifico di quella ormai un po’ sorpassata formula dei vecchi Finntroll, Skyforger, Menhir o della marea di band quasi dimenticate passate per i cataloghi Einheit e Trollzorn. Se dovessimo fare un paragone più recente, tireremmo in campo i sorprendenti Stormkeep, ma secondo noi i Ticinum non ambiscono ad essere così solenni e mostrano invece un loro suono più divertito e osiamo dire pure danzereccio, anche se molto lontano dalle esagerazioni polka-metal da birreria in cui il folk è ultimamente caduto.
I quaranta minuti di “A’ La Porta Di C​é​nt T​ù​r”, questo loro debutto uscito per Darker Than Black, sono di altissima qualità in un sottogenere specifico che, per chi scrive, è ormai abbastanza lontano dai picchi qualitativi registrati fino al 2010. Sospesi in un equilibrio praticamente perfetto fra passato e presente, fra black metal (di stampo melodico, lo sentirete tutto in “Mug’d’oss Därná”) e umori pagani e folk, i Ticinum riescono a confezionare brani vincenti, strutturati attorno a linee vocali dialettali incalzanti e facilmente memorizzabili; notevoli anche i cori, mai sguaiati o esageratamente epici e altrettanto piacevole è nel complesso la produzione, ruvida e metallica quanto il genere richiede, ma allo stesso tempo non troppo cristallina (altra deriva del pagan/folk degli ultimi anni, lavoratissimo in studio, a nostra opinione).
“Bargniff”, nei suoi ben sette minuti, riesce a non annoiare nonostante una struttura piuttosto lineare; “Il Muto Dall’Accia Al Collo” fonde un uptempo classic metal con dense tastiere pagan; in “Adalperga” l’incedere dei Running Wild si sente tutto ed altrettanto riuscita è “Al Pont Dal Sìur Di Fiàm” dove la linea vocale di Theeleb Corax ricorda le migliori voci nordiche, anche se ci rendiamo presto conto che l’idioma usato sapientemente è invece il dialetto lombardo. E’ straordinariamente fresco, “A’ La Porta Di C​é​nt T​ù​r”, pur non inventandosi strutturalmente nulla. Il motivo è semplice, visto che i Ticinum hanno quello che in gergo chiamiamo ‘tiro’: c’è davvero qualcosa in più che attraversa le otto composizioni di questo loro primo lavoro, anche se non si riesce a descriverlo riferendosi a chissà quale competenza tecnica o soluzione produttiva. Siamo semplicemente davanti ad un lotto riuscitissimo di canzoni: d’altronde, alle volte, anche il più classico dei cocktail in mani esperte può avere quel qualcosa in più, basta saper miscelare bene gli ingredienti. Bravissimi!

 

TRACKLIST

  1. L'induinél
  2. Bargniff
  3. Il muto dall'accia al collo
  4. Mug'd'oss därná
  5. Adalperga
  6. Al pont dal Sìur di fiàm
  7. Strali di nera saetta
  8. Scài ad tron
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