TIMES OF GRACE – The Hymn Of A Broken Man

Pubblicato il 25/01/2011 da
voto
7.0
  • Band: TIMES OF GRACE
  • Durata: 00:52:57
  • Disponibile dal: 26/01/2011
  • Etichetta:
  • Roadrunner Records
  • Distributore: Warner Bros

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Probabilmente neanche i lettori più informati e immersi nella scena metalcore hanno l’immediata percezione dello spessore di Adam Dutkiewicz come artista e produttore. Solo una lettura veloce della sua biografia su Wikipedia, con conseguente istantaneo “due più due”, aprono gli occhi su un produttore vulcanico che ha toccato e trasformato in oro praticamente ogni band di successo della scena metalcore statunitense, e nel contempo ha elevato a peso massimo i suoi Killswitch Engage, anche con un doloroso allontanamento del frontman allo scoccare dell'”ora X”. Niente male per l’idiota in shorts mantellina. Il primo progetto di Adam D. fuori dai Killswitch Engage nasce in un contesto preciso: il periodo dolente di malattia che ha lasciato il chitarrista immobilizzato a causa di un’operazione alla schiena. Durante la degenza, oltre all’attività di produzione, il vulcanico Dutkiewicz ha steso i pezzi del progetto che salirà ai doveri di cronaca per la partecipazione dello storico frontman dei Killswitch, Jesse Leach. Mai dimenticato dai fans, Leach è considerato da molti come il miglior cantante mai avuto dal gruppo: ovvia l’esaltazione per il ricongiungersi dei due, ipotesi che, sulla carta, potrebbe gettar luce, come in una realtà parallela, su come potrebbero essersi evoluti i Killswitch se Leach non se ne fosse mai andato. Aspettative elevate che non vengono del tutto smentite: tralasciando la descrizione puntuale dei brani, disponibile nel nostro esaustivo track by track, dobbiamo riportare l’ottimo lavoro nelle linee vocali, esaltato in ogni ritornello e spesso sorretto dai growls di Adam, che suggella ogni singolo brano. Il tocco di Leach, più “spirituale” del collega nei Killswitch, è ineccepibile e vincente, soprattutto nelle sfumature più melodiche (“The Forgotten One”), dove si allontana maggiormente dal sentiero della produzione con Dutkiewicz. Sono presenti inoltre veri e propri “inni” che lasciano il segno, come l’irrinunciabile singolo “Strenght In Numbers” o il probabile futuro estratto “Hope Remains”. Che dire di Adam? Come compositore “a 360°” (la sua firma è sulle chitarre, sul basso, la batteria e tutte le backing vocals) non possiamo che toglierci il cappello: musicista eccellente, riesce a sfoggiare il suo marchio mantenendo una qualità invidiabile, tra arpeggi, cambi d’umore e riff a metà tra la scuola svedese e l’hardcore metallizzato americano. La qualità, la maestria dei personaggi coinvolti e la varietà (relativa) sono i punti di forza di questo “The Hymn Of A Broken Man”, una raccolta che soddisferà tutti gli appassionati del genere e sollazzerà i fan di vecchia data dei Killswitch. I più esigenti però, come chi scrive, non potranno trattenere un certo rammarico nel constatare come la coppia sia schiava delle proprie stesse formule, già sviscerate sino all’eccesso in questo primo decennio degli anni 2000. A quanto pare i Killswitch Engage con Jesse Leach al microfono, dunque, sarebbero giunti agli stessi lidi attuali, con tutti i pregi e i difetti del caso. Scherzi del destino!

Nota: il CD è correlato di un DVD con un accompagnamento visuale di tutte le tracce, non disponibile quindi non valutato in sede di recensione.

TRACKLIST

  1. Strength In Numbers
  2. Fight For Life
  3. Willing
  4. Where The Spirit Leads Me
  5. Until The End Of Days
  6. Live In Love
  7. In The Arms Of Mercy
  8. Hymn Of A Broken Man
  9. The Forgotten One
  10. Hope Remains
  11. The End Of Eternity
  12. Worlds Apart
  13. Fall From Grace
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