8.0
- Band: TO KILL
- Durata: 00:28:44
- Disponibile dal: 19/05/2008
- Etichetta:
- GSR Music
- Distributore: Andromeda
Spotify:
Apple Music:
L’Italia è certamente fra le nazioni europee più contagiate dal morbo hardcore di questi ultimi tre-quattro anni, sebbene una solida e ferrea base di fondo già esisteva in precedenza, prima che tutto il movimento assumesse carattere di trend. Fra i prime-movers del nuovo sottobosco italiano – ed in particolare dell’attivissima scena romana – ci sono sicuramente i To Kill, quintetto che fin dalla sua fondazione ha bruciato tappe a ripetizione, arrivando a suonare tantissimo all’estero e di supporto a nomi di spicco dell’hardcore mondiale. Convintissimi dei loro mezzi, dediti alla filosofia di vita straight-edge, vegani e indefessi lottatori pro-animali, Josh e soci sfornano ora “When Blood Turns Into Stone”, terzo loro full-length, ma primo (pensate un po’!) ad essere distribuito ufficialmente nel Belpaese. Ebbene, dopo questa bella premessa, cerchiamo di tagliare corto: l’album spacca davvero di brutto! Ok, la classica mini-durata di un lavoro hardcore spesso limita i recensori nell’assegnare voti alti a dischi di neanche mezzora di timing, però per stavolta bisogna davvero mettere da parte i preconcetti e dire che questi ventotto minuti di To Kill sono di un’intensità terrificante. Chi li ha visti dal vivo sa bene quanto possano essere abrasivi i nostri alfieri, quindi risulta per forza esaltante poter ascoltare materiale così ferocemente devastante e prodotto in grazia di Dio (nel nostro caso, Dio ha le fattezze di Tue Madsen al mixing e mastering) anche nelle proprie case. Il mosh-core del gruppo, grazie anche all’intervento di Madsen, è diventato particolarmente metallico e la pesantezza di “When Blood Turns Into Stone” è garantita da un songwriting sempre immediato e asfissiante ma anche dotato di tante, deliziose sfumature: dando per scontata la prestazione belluina di Josh al microfono, sono il drumming di Jai ed il riffing di Ugo e Camilla a dare la marcia in più al gruppo; fantasioso e trainante il primo, curatissimo e piuttosto originale il secondo, questi due aspetti dei To Kill impazzano a piacere lungo tutto il platter, per poi trovarsi spesso in combutta per massacrare l’ascoltatore con sezioni mosh da paura e dall’impatto assurdo. Un album che davvero si ascolta e riascolta con voglia sempre crescente! Non ci sembra di spararla troppa grossa se vi diciamo che i To Kill hanno il tiro, la violenza, la genuinità e la passione per competere alla grande con i massimi esponenti della scena. Da avere senza esitazione alcuna.