7.0
- Band: TOMB MOLD
- Durata: 00:33:00
- Disponibile dal: 03/02/2017
- Etichetta:
- Blood Harvest
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Una carriera lampo, quella dei Tomb Mold: sconosciuti ai più sino a circa un anno fa, poi fuori con due demo nel corso del 2016 e ora pronti ad esordire ufficialmente con questo “Primordial Malignity”, primo album che i Nostri rilasciano tramite Blood Harvest. Il duo canadese – Max Klebanoff alla batteria e al microfono, Derrick Vella alla chitarra e al basso – si muove su territori death metal anni Novanta con ampi rimandi a certe ricercate sonorità finlandesi e ad un vago tecnicismo più onirico. Rispetto a tanti colleghi del filone, i Tomb Mold provano insomma a cimentarsi in formule un po’ meno trite, lasciando da parte quegli omaggi a Entombed o Incantation tornati tanto di moda da qualche anno a questa parte. Pur non rinunciando ad una resa sonora piuttosto ruvida, il gruppo mette sul piatto una predisposizione naturale per un riffing di chitarra tanto corposo quanto incurvato, dall’incedere sfuggente e, almeno a tratti, emozionalmente introspettivo. Una miscela di Adramelech, Demilich e primi Convulse tutto sommato ben dosata e ispirata, che disegna trame spesso in bilico fra imprevedibilità e groove. Un intreccio equilibrato, dal quale resta difficile estrapolare un episodio significativo, ma che al tempo stesso non sfocia mai in un ascolto pedante o troppo dozzinale. I ragazzi di Toronto non sono folli e “puliti” quanto i connazionali Chthe’ilist, ma si apprezza la voglia di rifarsi a modelli poco scontati e di dar vita ad una contaminazione sprigionata dall’utilizzo simultaneo di strutture vecchia scuola e qualche idea più creativa a livello chitarristico. I Tomb Mold riversano nella mezzora abbondante di “Primordial Malignity” una meticolosa ricerca musicale “made in Finland”, ben impressionando quanto ad abilità tecniche e compositive. Se lo sviluppo artistico seguirà queste coordinate anche in futuro, aggiungendo una dose di personalità, allora la loro carriera meriterà qualcosa in più di una semplice attenzione fra i cultori del genere.