6.5
- Band: TOMBS
- Durata: 00:23:50
- Disponibile dal: 01/04/2016
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Audioglobe
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La carriera dei Tombs continua a proseguire per scossoni (vedi gli ennesimi cambi di line-up), così come il loro cammino musicale non accenna a stabilizzarsi. L’ennesimo rinnovamento della formazione ha portato nuovi sapori e influenze nel songwriting degli statunitensi, che adesso si presentano con questo EP con l’evidente intento di testare le prime idee generate dal nuovo sodalizio. “All Empires Fall” – prodotto da Sanford Parker (Minsk, Twilight, Yob) – in effetti, colpisce soprattutto per la varietà di soluzioni adoperate: ad esempio, la componente black metal risulta oggi ancora più quadrata e possente rispetto all’ultimo “Savage Gold”, tanto che quando Mike Hill e compagni si lasciano andare ai loro istinti più truci, essi finiscono spesso per ricordare i concittadini Black Anvil. Quando invece la band di Brooklyn si apre alla melodia, il risultato è un misto di rarefazione e puro sentimento, arie industrial e velleità post-punk. In questo caso l’entrata in line-up del tastierista/cantante Fade Kainer (Batillus) pare avere giocato un ruolo fondamentale: in passato di rado i Tombs ci erano parsi tanto sicuri e a fuoco nei loro momenti più riflessivi. Il cantato pulito ora è più sciolto e tutto sommato più espressivo rispetto a quanto eravamo stati abituati. Questa sorta di compilation delle nuove formule del quintetto si lascia ascoltare volentieri, ma ovviamente ci si aspetta che, all’appuntamento con il full-length, i Tombs riescano a condensare tutti questi spunti in canzoni coerenti e scorrevoli, evitando quell’effetto “copia/incolla” che certi gruppi che sono soliti attingere da più fonti a volte ispirano. Un pezzo come “V”, che può ricordare i vecchi Nachtmystium, tuttavia manda buoni segnali: se la band si muoverà in questa direzione molto probabilmente riuscirà a confezionare un album di un certo interesse. Staremo a vedere.