7.0
- Band: TORTORUM
- Durata: 00:29:59
- Disponibile dal: 10/13/2016
- Etichetta:
- World Terror Committee
Spotify:
Apple Music:
Separatisi dal batterista Dirge Rep (Djevel, Gehenna) e messo il chitarrista Skyggen dietro le pelli, i Tortorum decidono di fare il punto della situazione pubblicando un EP dalla durata piuttosto corposa. La tracklist di “Rotten. Dead. Forgotten.” sfiora infatti la mezzora, un arco di tempo che per molte formazioni è sovente sinonimo di full-length. Visti i due anni trascorsi dalla pubblicazione dell’apprezzato “Katabasis” e i suddetti cambi di line-up, non sorprende che il materiale trasmetta a tratti un feeling differente da quello percepibile nell’ultimo album. La band di Bergen opta qui per un black metal cadenzato e vischioso, avvolto in una produzione che sembra volere accentuare gli aspetti più ridondanti del sound. Poche le accelerazioni e meno evidenti quei richiami ai Watain che invece risultavano abbastanza chiari su “Katabasis”: pur non rinunciando affatto all’atmosfera e ad una verve evocativa (vedi soprattutto “Black Mantra Mysteries”), in questa nuova fatica i Tortorum non guardano troppo ai particolari, non giocano di fino, nè si preoccupano fino in fondo dell’estetica. I tre in questa occasione si trasformano in dei finalizzatori veri e propri, con ogni pezzo che viene costruito in maniera chiara, su ritmi compatti, melodie carnali e un lavoro di chitarra groovy e lascivo. La cosiddetta quadratura del cerchio non viene trovata subito in tutte le canzoni, però diversi brani riescono a confermare la personalità e l’efficacia della formazione, che qui riesce a rallentare senza comunque perdere mai di mordacità. Insomma, tutto fuorchè una concessione a banali stilemi black’n’roll o trovate simili: “Rotten…” è un nuovo, interessante punto di partenza per un gruppo i cui margini di miglioramento sembrano ancora piuttosto ampi.