7.0
- Band: TOUCHÈ AMORÈ
- Durata: 00:29:05
- Disponibile dal: 24/09/2013
- Etichetta:
- Deathwish Inc.
- Distributore: Andromeda
Spotify:
Apple Music:
Ci sono artisti (o band), che rimangono fedeli in maniera quasi maniacale al loro stile, facendolo diventare una sorta di marchio. È una scelta che ha lati positivi e negativi; nella musica può essere una tendenza pericolosa e allo stesso modo coerente. I Touchè Amorè paiono rientrare nella categoria degli artisti fedelissimi ad una corrente, ad uno stile, probabilmente anche di vita e non solo artistico. Quando arrivarono sulle scene – circa cinque anni fa – i ragazzi californiani sorpresero gli addetti ai lavori e non: sembravano usciti direttamente da una macchina del tempo, fermatasi in corrispondenza dei primi anni Novanta. Due dischi e tanti EP/split all’attivo, molti pareri positivi e altrettanti negativi, ma, nel complesso, un grande successo di pubblico. Il revival dello “screamo vecchia maniera” e di certo post hardcore passa indubbiamente anche da loro e non è un caso che la Deathwish Inc. consideri questo “Is Survived By” una delle sue priorità dell’anno. D’altra parte, la nuova prova della band, come accennato, sembra proprio essere fatta apposta per soddisfare chiunque abbia apprezzato il precedente “Parting The Sea Between Brightness And Me”. Un disco dalle sonoritá pimpanti, ma ancora una volta dalle influenze ricercate (Raein, La Quiete, Fugazi, Pg.99), forte di quel bilanciamento tra immediatezza e riflessione che sta diventando sempre di più il marchio di fabbrica del gruppo. Jeremy Bolm, con la sua voce sempre più sentita ed efficace, raggiunge in questo lavoro l’apice della carriera: nuovamente, ci troviamo a dover sottolineare la sua abilità nello scrivere testi schietti e intensi, pienamente intelligibili durante il corso dei brani. La tracklist si divide virtualmente in due parti, tra episodi sostenuti e dall’indole punk e formule più ragionate, che il quintetto pare esplorare con maggiore insistenza rispetto al passato (“Harbor”, “Non Fiction”, la title track). Solo mezzora di musica: durata perfetta, perchè così quasi non ci si accorge che molti brani suonino un tantino simili gli uni agli altri. Questo in effetti è il difetto attribuito varie volte ai Touchè Amorè – la mancanza di varietà e appunto l’aderenza forse eccessiva a certe soluzioni – tuttavia pensiamo che la personalità e l’ispirazione dei Nostri continuino a farsi sentire e a giustificare il consenso di pubblico sin qui ottenuto. Si spera solo che Bolm e compagni non abbiano già detto tutto in questa loro luminosa e breve carriera.