7.5
- Band: TOXIC HOLOCAUST
- Durata: 00:32:01
- Disponibile dal: 26/07/2011
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Masterpiece
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Tornano in scena i Toxic Holocaust, un gruppo che nonostante suoni semplice, diretto e senza fronzoli, proponendo un thrash metal vecchio stile con un’attitudine punk in larghi tratti, è riuscito a catturare i favori del pubblico. “Conjure And Command”, dieci tracce per la solita mezz’ora di durata, non tradisce minimamente le attese e si propone come solito disco clone della propria discografia. Composizioni quindi dirette, molto brevi, con i potenti suoni del gruppo oramai noti e una voce graffiante che è il trademark del gruppo. Ma andiamo alle canzoni, Anche questo album ha la sua “Nuke The Cross”: è “Bitch”, autentica hit del nuovo lavoro degli americani di Portland che nella sua semplicità, pari solamente al suo corposo riffing, si erge a traccia migliore del disco, quella che sarà impossibile non suonare dal vivo complice anche il ritornello molto catchy e un lavoro di batteria molto potente quanto scarno. C’è poi a metà disco una parte lenta e ragionata come forse non avevano mai fatto in precedenza i Toxic. C’è “Red Winter”, dal riffing vario, serrato e con numerosi stop and go così come la seguente “Nowhere To Run” e la ancora più lenta – forse la loro traccia più cadenzata di sempre – “I Am Disease” (che supera i quattro minuti!). Salta quindi all’orecchio questa vena più controllata da parte del gruppo, che ha preferito concentrare la sua vigoria nel riffing lento ma corposo. Ma niente paura. Esaurito questo momento, si riparte a velocità punk con “In The Depths (Of Your Mind)” e la molto carica di groove “The Liars Are Burning”. È thrash metal puro nel finale con “Revelations” e “Sound The Charge”, due fra le migliori della tracklist. Non ci sono punti deboli su questo disco. L’unico potrebbe essere la ripetitività della proposta, perpetrata di album in album da parte dei Toxic Holocaust senza segno alcuno di ammodernamento-evoluzione, ma i nostri sono bravi a contenere la durata sulla mezz’oretta ad ogni nuova pubblicazione. Ecco perché anche a questo giro si beccano il loro buon vuoto, pronti ad imbarcarsi in tour che devasteranno le loro piazze con la proposta che dal vivo diventa ancora più coinvolgente.