6.0
- Band: TRAMORTIRIA
- Durata: 00:57:57
- Disponibile dal: 20/01/2012
- Etichetta:
- SG Records
- Distributore: Andromeda
Spotify:
Apple Music:
I Tramortiria sono piemontesi, fondati nel 2002: il genere che suonano è un thrash moderno, compatibile con quanto proposto dagli ultimi Machine Head, memore degli anni Ottanta e – ovviamente – della lezione impartita dai Pantera, nei primi Novanta. Benché si tratti del debutto della band su lunga distanza, grazie agli anni di attività “Wrath Among The Dead” risulta un disco d’esperienza, ragionato ed elaborato, tanto da mostrare un discreto songwriting il quale, tuttavia, ancora non annovera il dono della sintesi tra le sue qualità. La musica proposta si lascia principalmente apprezzare per un approccio melodico sensato, onnipresente, e un groove deciso che non lascia a desiderare: il problema è che, ripetendo gli ascolti, ci si scontra con l’aspetto più rivedibile di tutto l’album, ovvero la ridondanza di molte sue strutture, che allungano troppo le canzoni compromettendone – a nostro avviso – la fluidità d’ascolto. Per esempio, l’opener “1936” è una discreta canzone la cui eccessiva durata, congiuntamente ad una certa ripetitività, incide sul pathos, limitando il coinvolgimento emotivo di chi ascolta. Per tutto l’ascolto del disco si ha la sensazione di un gruppo che, per il debutto, ha preferito puntare sul sicuro, dando ampio spazio a quelle caratteristiche che lo hanno fatto emergere, tuttavia riteniamo che si sarebbe potuto osare di più: provare a compattare i tempi, e dunque rivedere in parte l’approccio al songwriting, non sarebbe stato male, come già accennato, ma siamo sicuri per questo tipo di riflessioni il tempo e le capacità non mancheranno. “Wrath Among The Dead” è, in conclusione, un disco che può interessare tutti coloro che hanno nel cuore il thrash, in particolare quello novantiano, mentre altri potrebbero passare oltre.
PS: Degna di menzione la “semiballad” “Face To Face” che fonde atmosfere da Pantera d’epoca con la crudezza emotiva di una “In This River” (Black Label Society).