8.0
- Band: TRANSATLANTIC
- Durata: 01:30:26
- Disponibile dal: 05/02/2021
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Sony
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I Transatlantic non sono esattamente quella che si può definire una band veloce nello scrivere dischi: sono infatti trascorsi sette anni dalla loro ultima fatica in studio, eppure ad ogni nuova release questo supergruppo non manca mai di riservarci delle interessanti sorprese. “The Absolute Universe” si presenta come un monumentale concept album, dove Portnoy e compagnia raccontano una trama incentrata sui conflitti che tutte le persone devono affrontare nel corso della loro vita. Anche se velatamente, la situazione politica e quella sanitaria dettata dalla pandemia del Covid-19 hanno influenzato i testi di questo racconto che, come spiegato dalla band stessa, alla fine parla della follia di questo 2020 fortunatamente già alle nostre spalle. La sfida che si sono posti i Transatlantic è stata quella di pubblicare “The Absolute Universe” in due versioni differenti: la prima, “Forevermore”, è composta da due CD per un totale di circa un’ora e mezza di musica. La seconda, chiamata “The Breath Of Life”, si trova su un singolo CD, che non contiene solamente i brani migliori della versione estesa, ma questi sono stati riregistrati cambiando i membri della band al microfono, con testi diversi, minutaggi diversi. In pratica, entrambi costituiscono un qualcosa di unico ed a sé stante. Dal punto di vista musicale, i Transatlantic non deludono: come sempre l’alto livello tecnico di esecuzione non rende mai l’ascolto troppo difficile, soprattutto grazie alla grande attenzione con cui la band cura le melodie. Durante l’ascolto di brani come “Reaching For The Sky” o “Higher Than The Morning” emergono richiami a nomi come Pink Floyd o Kaipa, senza però mai scadere nel plagio. Il progressive rock degli anni Settanta rimane la principale fonte di influenza per Roine Stolt, Neal Morse, Mike Portnoy e Pete Trewavas, ma anche in questo caso non siamo di fronte ad un disco nostalgico, perché certi arrangiamenti e soprattutto la produzione donano alle composizioni un sound attuale e molto piacevole all’ascolto. Le atmosfere più sognanti emergono su “Solitude”, un brano ‘semplice’ per gli standard della band, ma che si apprezza per l’intensa interpretazione vocale di parti maestose e molto dolci. La chiusura di “The Absolute Universe” (versione estesa) viene affidata alla lunga “Love Made Away”, Stolt e Morse ci regalano parti di chitarra dal gusto sopraffino, perfette per questa composizione epica e magniloquente, in grado di offrire il meglio del sound firmato Transatlantic. Non aspettatevi chissà quali innovazioni o di poter ascoltare musica mai sentita prima, questa formazione a cinque stelle offre del sano progressive rock ad altissimo livello, come d’altro canto ha sempre fatto. Non ci rimane che attendere tempi migliori, nella speranza un giorno di poter vedere suonati dal vivo questi piccoli gioielli.