6.0
- Band: TRANSPORT LEAGUE
- Durata: 00:39:58
- Disponibile dal: 06/09/2019
- Etichetta:
- Mighty Music
- Distributore: Audioglobe
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Ottavo album per i veterani Transport League, capitanati dal cantante Tony Jelencovich, che pubblicano il nuovo “A Million Volt Scream” su Mighty Music.
La base di partenza è un rock che si sporca spesso le mani di hard boogie e di stoner, andando però purtroppo spesso a ripetersi con un po’ troppo insistenza all’interno dei singoli brani: il brano in apertura, che dà il titolo all’intero lavoro, lascia sperare bene per il prosieguo ma già “1200 Goddamned” mostra il gruppo in debito d’ossigeno per quanto riguarda la staticità sonora. Ecco, forse “Monster Human” fa prendere il sopravvento al lato più tossico dei Transport League con un tempo medio, un basso ipnotico ed un giro che sembra molto influenzato da certi tipi di erba mostrando il gruppo per quello che sa fare meglio, mentre la successiva “Dawn Of Lucifer” è caratterizzata da un ritornello che va a scomodare il rock classico, aggiungendo un assolo acido per raggiungere cinque minuti che, francamente, alla fine risultano essere un po’ troppi per via della ripetitività. Probabilmente i brani più riusciti si trovano nella seconda parte di questo “A Million Volt Scream” e corrispondono ai nomi di “Facedown Bondage”, ossessiva e dalle venature post-grunge, “Creature Grunts” – assolutamente stoner e sabbathiana fino al midollo – e quella “Slave In Orbit” che al principio ricorda i Soundgarden con un blues strisciante e riuscito sotto tutti i punti di vista, conducendo verso la chiusura del sipario con “Rabid Horizon”, più lieve e dal feeling swingato e distorto.
Senza infamia e senza lode, probabilmente qualche canzone un po’ troppo anonima e una direzione da prendere non chiara per i Transport League.