7.0
- Band: TRAP THEM
- Durata: 00:25:06
- Disponibile dal: /11/2008
- Etichetta:
- Deathwish Inc.
- Distributore: Andromeda
Non appena si inizia ad ascoltare il secondo album deli Trap Them, fin dal brano d’apertura “Fucking Viva” ci si ritrova a sorridere… si è già capito a cosa si sta andando incontro. Quella voce sgraziatissima e quelle chitarre di carta vetrata ci scaraventano subito in una sorta di zona franca posta fra nordamerica e Svezia, tra il quadratissimo crust/hardcore dei vari Cursed e Doomraiser e la celebre scena death-grind svedese, con Entombed e Nasum presi in questo caso come primi punti di riferimento. Il quartetto statunitense va quasi sempre al sodo con tracce brevi e concitate, facendo quindi a meno di esplorare tutti i possibili chiaroscuri che una tale gamma di influenze potrebbe fornire. Tuttavia, con quello che ci propone, la band si dimostra sempre forte di una certa abilità e attenzione, attingendo con furbizia e rispetto, evitando di diventare semplicemente un epigono di chi, ovviamente, rimarrà sempre più grande e carismatico. E così l’assalto frontale di “Targets”, le evoluzioni in d-beat di “Angles Anonymous in Transit”, l’esaltante finale groovy di “Reincarnation Of Lost Lones” o l’incedere liturgico di “Mission Convincers”, sembrano a tratti avere poco da invidiare ad alcune cose dei maestri dichiarati di questi ragazzoni del Massachussets. Ora li aspettiamo in tour, sicuri del fatto che l’impatto sarà di quelli travolgenti.