voto
7.0
7.0
- Band: TRC
- Durata: 00.42.01
- Disponibile dal: 01/08/2011
- Etichetta:
- Siege Of Amida Records
- Distributore: Audioglobe
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“The Revolution Continues”. Dai sobborghi di Londra arriva una proposta meno fighetta di quanto ci si possa aspettare: i TRC, attivi dal 2003, sono principalmente una hardcore band, ma mischiano in maniera personale un hardcore punk stradaiolo e aspro a digressioni grime (branchia dell’hip hop “made in UK”). Chi sospetta nell’ordinaria realtà pompata da Kerrang! dovrà fare i conti con la loro più brillante opera: “Bright Lights” ha scaraventato il sestetto sui palchi del Download Festival grazie alla furia dissonante del lato hardcore, più vicina al punk dei Gallows che alle finezze da studio dei BMTH, che si dissacra abilmente in momenti hip hop senza perdere in rabbia o ispirazione, e soprattutto senza aggrapparsi al suono del momento o all’artista noto. Perchè le ugole di Carrol e Robson hanno un fortissimo accento inglese, che nel primo caso si sporcano in uno screaming sgolato con pesanti difetti di pronuncia, senza alcuna vergogna di afferrare il microfono e urlare tutto il disagio della city, e nel secondo non tentano di strafare con le rime. “London Greatest Love Story” è probabilmente il singolo più ficcante e l’esperimento meglio riuscito, ma è decisamente troppo composto per descrivere una raccolta furiosa in più riprese, che estremizza i Beastie Boys di “Sabotage” contestualizzandoli in un pub inglese dal tasso alcolico particolarmente elevato, in quella tesa atmosfera elettrica che rischia di trasformare in rissa un qualsiasi torneo di freccette. Ascoltate dunque “H.A.T.E.R.S.” o “Bastard” per immaginare quello che gli inglesi possono evocare dal vivo, nell’attitudine arrogante e diretta di una polo col colletto alzato. Con un riffing più vario e incisivo potremmo trovarci di fronte a una delle “next big thing” della scena hardcore inglese.