7.5
- Band: TREMONTI
- Durata: 01:02:30
- Disponibile dal: 08/06/2018
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Se “The Last Hero” aveva lasciato un po’ di amaro in bocca, i numerosi fan degli Alter Bridge nell’ultimo anno hanno avuto modo di consolarsi tra dischi dal vivo e rarità, l’esordio solista di Myles Kennedy (finalmente uscito allo scoperto dopo una lunga attesa) e il ritorno dei Projected (dove militano il batterista Scott Phillips e il chitarrista dei Tremonti Eric Friedman), cui si aggiunge ora “A Dying Machine”. Dopo l’accoppiata “Dust” e “Cauterize”, stavolta il guitar hero italoamericano ci propone un concept album piuttosto ambizioso – quattordici pezzi per più di un’ora, accompagnati da un racconto composto a quattro mani con lo scrittore di sci-fi John Shirley – ma altrettanto diversificato a livello di songrwiting. Se l’opener “Bringer Of War” e “From The Sky” presentano il classico hard rock metalizzato cui il trio (nel frattempo rimasto orfano del bassista Wolfang Van Halen) ci ha abituato, la più articolata title-track inizia a mostrare nuove sfaccettature nei suoi oltre sei minuti di durata, come una sorta di “Blackbird” contaminata con germi groove/nu-metal. Lo stesso groove, grazie ad un bel giro di basso molto fine anni ’90, marchia a fuoco anche la successiva “Trust”, pezzo che parte forte per poi mutare nella classica semi-ballad in stile Creed (come dimenticare “With Arms Wide Open”?), mettendo in mostra una volta di più la versatilità di Mark dietro al microfono come alla sei corde. Il resto della tracklist regala qualche altra sorpresa (“Take You With Me” sembra uscita dagli ultimi Volbeat), ma perlopiù si muove tra canzoni più tirate (“Throw Them To The Lions”, “A Lot Like Sin”, “The Day When Legions Burned”) e break atmosferici (“Traipse”, “The First The Last”, “As The Silence Becomes Me”, “Desolation”), senza sorprendere ma senza mai scendere sotto livelli di guardia (come invece purtroppo successo recentemente alla band madre). Al quarto album la formula compositiva del Tremonti-sound sembra giunta allo zenit: vedremo cosa ci riserverà il futuro, e chissà che la strumentale “Fund” (posta in chiusura come bonus track) non sia un’anticipazione nello stile dei film Marvel….