7.5
- Band: TRICK OR TREAT
- Durata: 01:04:59
- Disponibile dal: 09/02/2018
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I Trick Or Treat sono indubbiamente una delle power metal band italiane più talentuose degli ultimi anni, caratterizzati inizialmente da quelle atmosfere molto allegre e colorate e, successivamente, dal concept incentrato sul celebre romanzo di Richard Adams “La Collina dei Conigli”. Oggi, a solo un anno di distanza e grazie a una campagna di crowdfunding andata discretamente a buon fine, Alessandro Conti e compagni tornano sul mercato con un progetto dalle forti connotazioni amarcord e in grado di far tornare bambini tutti quei metallari che non devono sempre e necessariamente prendersi sul serio a tutti i costi. Siamo infatti di fronte a una sorta di raccolta di ben diciannove tracce che rappresentano nient’altro che delle cover, in perfetto stile Trick Or Treat, di altrettante sigle e colonne sonore provenienti da alcuni dei cartoni animati più amati degli ultimi trent’anni. Indipendentemente da quanto tempo sia passato dal vostro periodo scolastico o, in generale, dalla vostra infanzia troverete certamente di che gioire: si va dai peculiari robottoni come “Jeeg Robot D’Acciaio” e “Daitarn 3”, passando per le scazzottate di “Dragon Ball” e “Ken il Guerriero” fino ai vari “Pokémon”, “Beyblade” e quant’altro; tutto questo senza ovviamente trascurare anche proposte di stampo occidentale come “Batman” e il nostro amato “Diabolik”. Non manca inoltre la loro famosa cover di “Let It Go” proveniente dal film “Frozen”, che rappresenta una delle tre tracce non cantate in italiano dell’album, insieme a “King Arthur And The Knights Of Justice” e la leggendaria “Pegasus Fantasy”, proposta addirittura in lingua giapponese. Si sprecano inoltre i numerosi ospiti illustri all’interno dei singoli brani, che vanno da colleghi di genere metal italiani come Roberto Tiranti, Sara Squadrani, Simone Mularoni eccetera, fino allo youtuber Danny Metal e al sempre mitico Giorgio Vanni, che qui troviamo sulle note di “What’s My Destiny Dragon Ball”. Anche la produzione è decisamente curata e all’altezza dei numerosi artisti presenti: fa davvero piacere vederli impegnati in qualcosa di così nostalgico e divertente rispetto alle loro proposte abituali, considerando che non stiamo parlando degli ultimi arrivati, ma di vere e proprie icone del power metal italiano (e non solo), capaci di emozionarci in questa veste così particolare tanto quanto nelle loro solite attività musicali. C’è stato chi ha additato tutto ciò come un’operazione puramente commerciale rivolta ai nostalgici o ai bambini troppo cresciuti (perché a quanto pare convinto del fatto che nel metal non dovrebbe esserci posto per questo tipo di intrattenimento). Noi personalmente abbiamo accolto con molta simpatia questa proposta, ed è impossibile non avvertire una lacrimuccia o due sul viso mentre si ascoltano certe sigle che ci hanno accompagnato tutti i pomeriggi al ritorno da scuola, facendoci correre a casa immediatamente al suono della campanella per non perderci la prima trasformazione in Super Saiyan di Goku durante il combattimento con Freezer, o il duello tra Virgo della Vergine e Ikki della Fenice (in italiano chiamato erroneamente solo Phoenix). Alla luce di tutto ciò, risulta praticamente impossibile non promuovere l’album, e se non concordate si vede che avete avuto un’infanzia non particolarmente felice.