• Band: TSJUDER
• Durata: 00:49:34
• Disponibile dal: 01/11/2004
• Etichetta:
• Season Of Mist
• Distributore: Audioglobe

Allucinante. Una mazzata simile si riceve poche volte in un anno dal mondo black metal, ed era ora che ci riuscisse un gruppo norvegese, gli Tsjuder. Anche se si son formati nel lontano 1993, gli Tsjuder possono essere annoverati tra i gruppi black della ‘seconda generazione’ dato che la loro notorietà ai più è giunta soltanto con la pubblicazione del primo full length album, quel “Kill For Satan” fatto uscire al volgere del nuovo millennio. Poi c’è stato il validissimo “Demonic Possession” e ora tocca all’inaspettato “Desert Northern Hell”. Non bisogna fraintendere, gli Tsjuder sono sempre stati un’ottima band che forse, oltre che per la qualità, si è fatta largo per il semplice fatto di essere una delle poche band norvegesi a suonare ancora true norwegian black metal, come Ragnarok, Taake e pochi altri ormai. Stavolta però la band si è superata e ha registrato un piccolo “Pure Holocaust”. Supportati da una produzione assassina, il true black metal rivive nei solchi di “Desert Northern Hell”, un pugno in faccia a tutte le band figlie dei fiordi che col tempo si sono stemperate e hanno perso la furia iconoclasta, a volte in modo poco onorevole. Il black metal presenta le ‘classiche’ influenze death/thrash immancabili quando si ha a che fare con un gruppo che suona come si faceva nei primissimi anni ’90. Numerose sono le canzoni da immortalare: “Lord Of Swords”, “Mouth Of Madness” e soprattutto la selvaggia “Unholy Paragon”. Come perla finale ecco anche la cover leggendaria dei Bathory “Sacrifice” riproposta come mai c’era riuscito prima, roba da brividi. Per dovere di cronaca non c’è più alla batteria Jontho dei Ragnarok, ma è tornato Anti-Christian, altro mattatore dietro le pelli. Poche storie, gli Tsjuder sono true black metal e qui la nera fiamma brucia veramente, altre volte avete sentito usare queste parole in maniera inappropriata, da adesso si cambia. Nessun compromesso.