7.0
- Band: TUESDAY THE SKY
- Durata: 00:49:20
- Disponibile dal: 30/06/2017
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Sony
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Una personalità artistica vulcanica come quella di Jim Matheos non riesce a stare ferma, ma vive di sperimentazioni e sfide: dopo il suo lavoro fondamentale con Fates Warning, il progetto Arch/Matheos, la sua carriera solista, la collaborazione con i Gordian Knot e l’avventura con gli OSI (la realtà più vicina a quella che vedremo in questa sede), il chitarrista torna sul mercato con una nuova band, i Tuesday The Sky. Le composizioni di “Drift” nascono concettualmente da una canzone scritta per i Fates Warning all’epoca di “Theories Of Flight” che Matheos non trovava compatibile con il gruppo ma che, ciononostante, meritava di vedere la luce: quella che doveva essere una sola canzone, poi, si è trasformata in un’intera sessione di scrittura che ha portato a nuove idee, fino a quella definitiva di dare vita ad un nuovo progetto. Ad accompagnare Matheos, che si occupa di tutte le chitarre e del basso, troviamo Lloyd Hanney dei God Is An Astronaut alla batteria, mentre ospiti graditi in alcuni pezzi sono il vecchio amico Kevin Moore alle tastiere e Anna Lynne Williams alla voce. Il risultato di questo nuovo sodalizio sono dieci composizioni strumentali, che esplorano territori prog e post-rock, con qualche divagazione ambient ed elettronica: una sorta di incontro tra gli OSI, Explosions In The Sky e Brian Eno. Le tracce di “Drift” sono eleganti e mostrano tutta la classe di un musicista come Jim Matheos, tra trame di chitarra avvolgenti ed echi floydiani (“Today The Sky”); passaggi più ipnotici e spogli (“Kite”) che si alternano a brani più mutevoli e sfaccettati (“It Comes In Waves”); fino a soluzioni eteree e sognanti che ricordano i Sigur Ros (“Far And Away”). Ottimi anche i due interventi di Anna Lynne Williams in “Vortex Street” e “Westerlies”: la cantante, infatti, utilizza la sua voce come uno strumento, utilizzando il canto nella sua forma non verbale ed integrandosi alla perfezione all’interno dell’intreccio sonoro, aggiungendo colore e intensità. Non tutti i brani mantengono sempre il pathos ai vertici e talvolta affiora l’effetto ‘musica di sottofondo’, ma chi ama le sonorità descritte e non ha timore di affrontare quel piccolo scoglio dato da un’opera interamente strumentale, non abbia remore e dia una possibilità ai Tuesday The Sky: la classe di Matheos è rimasta intatta e continua a brillare di luce propria.