TUMENGGUNG – Back On The Street

Pubblicato il 20/01/2025 da
voto
5.5
  • Band: TUMENGGUNG
  • Durata: 00:34:01
  • Disponibile dal: 17/01/2025
  • Etichetta:
  • Jawbreaker Records

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La chiamiamo intelligenza artificiale, ma di fatto dietro queste architetture informatiche c’è un processo statistico: a fronte di una qualunque richiesta, avendo a disposizione un dataset sterminato, l’algoritmo – termine improprio, ma semplifichiamo – restituisce un risultato che in termini probabilistici è la risposta più probabile a quella specifica domanda.
Quando usata in maniera superficiale, l’IA generativa fornisce risultati banali – “una copia di mille riassunti“, come diceva una celebre canzone – eppure le sue potenzialità sono già talmente elevate e pervasive che, in un modo o nell’altro, dovremo farci i conti tutti, in quasi ogni settore della conoscenza umana.
Noi che ci occupiamo di metal abbiamo visto già qualche effetto: un numero sempre maggiore di band si affida all’IA per creazione delle copertine dei propri album, ma esistono già strumenti come Suno in grado di creare musica partendo da un semplice prompt testuale, con risultati a volte indistinguibili dalla realtà, soprattutto su generi molto standardizzati.
Perché, dunque, questo lungo preambolo? Perché “Back On The Street” degli indonesiani Tumenggung sembra funzionare esattamente con la stessa logica. Un collage di idee già presenti da cinquant’anni nella musica di formazioni come Judas Priest, Riot (tantissimo), Saxon, Dokken e tanti altri, riformulate senza nessuna elaborazione, esattamente come farebbe Suno a fronte di un prompt nemmeno troppo complesso.
Il risultato finale è disastroso? No, è solo identico a quello di migliaia di altre band. E’ evidente che i Tumenggung siano dei ragazzi che amano davvero il metal degli anni Ottanta e sono così nostalgici per quell’epoca d’oro da impegnarsi al massimo per replicarla. Il problema è che questa NWOTHM sta raggiungendo ormai una saturazione fisiologica, ed è necessario qualcosa di più per poter emergere; i Tumenggung, invece, si limitano a vivere di luoghi comuni, confidando solo che la nostalgia dell’ascoltatore sia forte quanto la loro, tanto da far prendere per buona anche questa riproposizione sbiadita del passato.
Se tanti professionisti oggi si stanno interrogando su come far sì che l’intervento umano sia ancora un valore aggiunto, grazie a qualità che – fortunatamente – non sono replicabili da una rete neurale di computer, forse anche la musica farebbe meglio a non sentirsi completamente esente da questo tipo di riflessioni.
Non vorremmo dover iniziare a domandarci se quello che stiamo ascoltando sia reale o solo frutto di un lancio di dadi particolarmente fortunato.

TRACKLIST

  1. Wall Breaker
  2. Back On The Streets
  3. Living On The Edge
  4. In The Dead Of Night
  5. Deja Vu
  6. 1000 Tons Of Metal
  7. Symphony Of Hate
  8. Strangers
  9. Soul Reaper
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