7.0
- Band: TWILIGHT FORCE
- Durata: 01:04:21
- Disponibile dal: 16/08/2019
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Dopo essersi separati dall’apprezzato vocalist Christian Eriksson, ora membro attivo dei connazionali Northtale, gli avventurieri svedesi Twilight Force sfoderano nuovamente arco e spada all’interno del mercato, con il nuovo e fiammeggiante album “Dawn Of The Dragonstar”. Termine che abbiamo scelto non a caso, dal momento che i draghi risultano nuovamente la creatura predominante non solo sulla copertina, ma in generale all’interno delle tematiche prettamente fantasy del combo proveniente da Falun.
La proposta dei Twilight Force è ormai ben nota tra gli amanti del power metal sinfonico, e non solo, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un prodotto meno esagerato rispetto al pomposissimo, seppur ben più che gradevole, predecessore “Heroes Of Mighty Magic”, col conseguente risultato di apparire come un degno seguito dell’ancora imbattibile esordio “Tales Of Ancient Prophecies”. Ciò si traduce in un sound meno potente e chiassoso, ma nettamente più bilanciato, nonché in un songwriting chiaramente più immediato e alla portata di tutti quegli ascoltatori che tendono, per varie ragioni, ad evitare di incappare in composizioni eccessivamente sature e massicce. A tutto questo, aggiungeteci la presenza del nostro affezionatissimo Alessandro Conti in veste di nuovo cantante della band, prontamente equipaggiato con un completo evidentemente ispirato al personaggio di Jon Snow, direttamente dal Trono Di Spade.
La iniziale title-track e la successiva “Thundersword”, poco da dire, rappresentano sicuramente un inizio coi contro-cosiddetti, soprattutto grazie al tiro generale tagliente, ma nel contempo evocativo, e a dei ritornelli epici e fomentanti, degni di una power metal band di prim’ordine. Trattandosi di un elemento irrinunciabile in questi casi, per l’appunto, sui ritornelli è stata posta davvero molta attenzione, come si può notare anche nella riuscitissima “Winds Of Wisdom” o nella più breve “Valley Of The Vale”; allo stesso modo appare evidente che la band abbia voluto spingere forte sull’acceleratore, data la predominanza di ritmi serrati e doppia cassa, seppur abbinati alle sempre ben studiate orchestrazioni e agli sfoggi di tecnica chitarristica in fase solista. C’è persino qualche momento leggermente più ‘danzabile’, come in concomitanza della divertente “Long Live The King”, il cui giro melodico sembra provenire direttamente da un film a cartone animato della Disney, anche se si nota forse un’eccessiva somiglianza con la nota, nonché più datata, “The Power Of The Ancient Force”.
Volendo sottolineare una caratteristica non del tutto apprezzabile, ci siamo resi conto che, almeno fino alle battute finali, l’album tende a mancare un po’ di varietà, trattandosi di una scaletta piuttosto lineare, con non molte sorprese e pochi guizzi compositivi in grado di emergere su tutti gli altri; in alternativa, anche solo una power ballad o, comunque, qualche traccia maggiormente diversificata rispetto alle altre l’avremmo apprezzata. Anche se, fortunatamente, la immancabile suite conclusiva “Blade Of Immortal Steel” riesce a fornirci ben dodici minuti in linea con quanto fatto dai Twilight Force sin da inizio carriera, ma raggiungendo picchi elevati come pochi altri all’interno della tracklist odierna, con anche quella modulazione e variazione sul tema tipiche dei brani power metal di questa durata.
In conclusione, in un annata gloriosa e stracolma per il filone trattato, come quella che stiamo vivendo, un album come questo “Dawn Of The Dragonstar” riesce sicuramente a essere una stella luminosa e irresistibile per chiunque apprezzi davvero il genere, ma, volendo essere obbiettivi, dobbiamo ammettere che, forse, si sarebbe potuto fare qualcosa in più in termini di varietà e songwriting. Magari, facendo un uso maggiore della fantasia e della voglia di stupire, il risultato sarebbe potuto essere superiore.