7.5
- Band: TWILIGHT ZONE
- Durata: 00:40:35
- Disponibile dal: //2003
Veramente una graditissima sorpresa questo “Onirical Inheritance”, stupendo demo degli ormai rodati Twilight Zone, band toscana con alle spalle un lungo passato fatto di demotape e dischi autoprodotti, senza (e non certo per demerito!) ottenere l’attenzione che gli sarebbe d’obbligo. Questo nuovo prodotto, marchiato a fuoco nel segno dell’heavy metal più melodico ed incisivo, ci presenta infatti un gruppo dalla grande esperienza (basta sentire le doti solistiche del chitarrista Cristian o la composizione abbastanza articolata ma mai debordante delle canzoni) alle prese con un heavy metal figlio degli anni ’80 (con alcune influenze prese a prestito dalle migliori cose prodotte dalla scena power degli anni ’90) abbastanza d’impatto ma non per questo scontato (anzi, in molti frangenti il tentativo di spostarsi su terreni non così consueti sembra essere una peculiarità della band, che non è nata – e lo si scorge chiaramente – alla stregua di semplice gruppo clone come tanti altri). Buona si rivela la produzione (anche se forse si può fare qualcosa di più, visto che spesso la precisione tende volentieri a mancare) ed ottime le capacità tecniche di ogni singolo membro della band. Passiamo ora ad un veloce track-by-track, soprattutto per sottolineare i punti di forza di questo prodotto: come, infatti, non spendere almeno due parole sull’opener (nonché title-track) di “Onirical Inheritance”? Giuro su ciò che ho di più tallo (che Joey DeMaio mi possa fulminare se dico il falso!) di aver sentito raramente un pezzo così bello negli ultimi anni all’interno della scena heavy metal, un pezzo che concilia perfettamente melodia (in parte presa dalla scena power, in parte dalle glorie heavy metal) ed aggressività (questa in misura minore), alternando il crescendo epico delle strofe all’apertura più sinfonica del chorus: insomma, una struttura tutto sommato classica (con in particolare in rilievo un assolo di Cristian tra i migliori del disco) per una composizione ricchissima di pathos, pur nella sua semplcità (non è strano che spesso i pezzi più lineari e aderenti agli schemi di un disco si rivelino i migliori?); menzione d’obbligo anche alle successive “And The Sky Wept”, “Pale Sister” (semi-ballad delicata e dal tono struggente, ben interpretata dal singer Stefano), “May Death Have Me On The Battlefield” (che ci riporta direttamente ai fasti del periodo epico dei Bathory, e che insegna come suonare epic metal ai vari cloni – non faccio nomi – della sopracitata incarnazione della band di Quorthon), e le ultime due bonus track, che ci presentano due ottime canzoni recuperate dai demo precedenti, riproposte qui in una nuova veste: la prima (“A Journey Far Beyond”) in sede live, e il classico “Twilight Zone” in un’interessante arrangiamento acustico. Passiamo ora ai lati negativi (beninteso, se dovessi giudicare solo la qualità delle canzoni questo demo sarebbe un vero e proprio capolavoro): oltre alla produzione poco precisa, e già citata, il singer Stefano (a parte qualche eccezione, come in “Pale Sister”) non sempre interpreta al meglio le canzoni, e specie sui toni alti fa fatica a rendere al meglio le parti vocali, privando i pezzi di parte del feeling (nulla di particolarmente preoccupante però, visti certi ‘cantanti’ di cui il sottoscritto ha dovuto sorbire, in passato, le intonate declamazioni…); tutto quello che resta da fare, per la band, è lavorare sopra questi due aspetti, perché per il resto ci siamo veramente, il sentore di un capolavoro è nell’aria. Per voi che leggete, un consiglio: se amate l’heavy metal non lasciatevi perdere questo dischetto… ne risentiremo parlare…