7.0
- Band: TYGERS OF PAN TANG
- Durata: 00:50:13
- Disponibile dal: 31/10/2004
- Etichetta:
- Metal Nation
- Distributore: Audioglobe
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Sicuramente tutti i fan del vero sound hard’n’heavy anni ’80 saranno balzati in piedi solamente nel leggere il nome ‘Tygers Of Pan Tang’, appartente ai leggendari heavy rocker di Whitley Bay, tra i prime mover più ricordati (al di sotto dei nomi più famosi) del movimento NWOBHM di quegli anni. Ciò che abbiamo tra le mani altro non è che la ristampa di “First Kill”, raccolta di inediti e rarità già edita nel 1986, ma ora ristampata dalla Metal Nation Records perché ad essa venga garantita una più larga esposizione ai fan ed al pubblico. Cominciamo innanzi tutto col dire che, oltre ai nove pezzi tratti da demo track antecedenti la realizzazione del debut della band (si parla del periodo 1978-80) e a “Small Town Flirt” (inedito registrato nel 1986 proprio in occasione dell’uscita di “First Kill”) troviamo, in aggiunta, ben quattro pezzi tratti dall’ultima demo session che ha preceduto l’uscita di “Wild Cat”, che rendono interessante quest’operazione di ristampa anche per chi era già in possesso di una copia originale del disco. Passiamo ora al succo del lavoro, dicendo immediatamente che ciò che troverete in “First Kill” è una band che, sebbene ancora alle prime armi, abbia già affinato sufficientemente il suo potenziale tecnico e qualitativo per essere già abbastanza appetibile; in pezzi come “Slave To Freedom”, la cadenzata “Angel” e la rockeggiante “Euthanasia” troviamo infatti, nella loro prima versione, il meglio delle prime produzioni del gruppo prima che il loro sound si affinasse a partire da “Spellbound”, virando sempre più verso l’hard rock. Siamo, certamente, qualche gradino sotto i dischi ufficiali della Tigre di Pan Tang, i quali sicuramente mostrano una maggiore consapevolezza delle proprie capacità, ma rimane comunque il fatto che “First Kill” si rivela comunque un documento importantissimo per gli appassionati del genere e tutti coloro che vogliono andare alle radici di un intero movimento. Fan del British metal diretto e senza fronzoli, fatevi dunque avanti: questo potrebbe essere un disco che, in tempi di magra, potrebbe rappresentare un insperato sollievo!