TYR – Battle Ballads

Pubblicato il 09/04/2024 da
voto
7.0
  • Band: TYR
  • Durata: 00:41:37
  • Disponibile dal: 12/04/2024
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records

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Che i Týr siano ormai una realtà solida e ben strutturata l’ha dimostrato “Hel”, che nel 2019 è riuscito a far breccia nei cuori di molti ascoltatori – e nostalgici – del vecchio folk metal: oggi, la band capitanata da Heri Joensen si vede quindi confrontarsi con questo nuovo corso heavy/power che sfocia in “Battle Ballads”, ultima fatica in studio del quartetto delle Faroe.
Nonostante la separazione dal chitarrista Attila Vörös, infatti, la svolta nel sound e nell’attitudine che i Týr hanno intrapreso ormai da qualche anno, continua senza alcun problema, caratterizzata per la prima volta da contrappunti orchestrali realizzati al sintetizzatore da Lars Winther, collaboratore della band.
L’opener “Hammered” dimostra ancora una volta tutto l’attaccamento della formazione a questo nuovo mondo intriso di ritornelli, melodie battagliere e, appunto, orchestrazioni. L’inglese, ormai sdoganato da parecchio tempo, rieccheggia potente nell’avventurosa “Unwandered Ways”, caratterizzata da un riff melodico palesemente creato con l’intento di far ballare i presenti a un concerto. Negli intenti di Heri Joensen, “Battle Ballads” dovrebbe essere appunto un tributo alle ballate medievali che parlavano di combattimenti, tradimenti e storie epiche, ed infatti solo qua e là è possibile recuperare la vena progressive che tanti avevano amato nei primi tre album della band, come succede soprattutto nella ballad “Torkils Døtur” o nella successiva “Vælkomnir Føroyingar”, che, nonostante il ritmo incalzante, ha delle riprese dopo i ritornelli in tempi quasi dispari. Certo, si sente che le canzoni in lingua faroese hanno un sapore più mistico e primordiale rispetto a quelle in inglese ed anzi, cori e orchestrazioni – pur risultando ogni tanto appiccicate al resto – si sposano meglio con quei refrain e quelle melodie così strane dovute all’idioma.
Il power metal regna incontrastato nell’ultima parte del disco, a partire dalla gloriosa “Hangman” o nella title-track, prima che i nostri si buttino in un bigino della loro stessa musica con “Causa Latronum Normannorum”, una canzone che esplora praticamente tutte le sfaccettature che la musica dei Týr ci abbia offerto in questi venti e rotti anni, fra esplosioni power, cantato in lingua ed epicità smaccatamente progressiva.
“Battle Ballads” non è però sicuramente il più bel disco che i faroesi abbiano pubblicato: l’aggiunta delle orchestrazioni farà probabilmente storcere il naso a chi preferiva le sonorità più dure e pure, e non è detto che piacerà a chi apprezza in particolare il power metal, proprio per via di quei contrappunti progressivi che spezzano i ritmi dei pezzi. Ciò detto, la verità sta nel mezzo: Joensen e soci riescono pur sempre a raccontare l’epica in un modo che solamente in superficie è simile a quello di altri illustri colleghi della schiera di band nordiche che compongono il vasto e variegato mondo del viking/folk metal. Ascoltando questo disco con attenzione, i più affezionati ritroveranno tutto ciò che ha reso la band una realtà consolidata arrivata al traguardo dei ventidue anni di carriera.

TRACKLIST

  1. Hammered
  2. Unwandered Ways
  3. Dragons Never Die
  4. Row
  5. Torkils Døtur
  6. Vælkomnir Føroyingar
  7. Hangman
  8. Axes
  9. Battle Ballad
  10. Causa Latronum Normannorum
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