6.0
- Band: U.D.O.
- Durata: 01:46:28
- Disponibile dal: 04/05/2012
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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Inutile spendere milioni di parole su questo “Celebrator – Rare Cuts”: è una compilation di b-side e filler vari, quindi potete ben immaginare che il suo valore prettamente musicale lasci il tempo che trova. Dopo questa secca e si spera abbastanza chiara introduzione, possiamo però impegnare le righe di questa recensione spiegando cosa troverete all’interno delle ben 25 (!!!) canzoni di questa doppia compilation venduta al prezzo di un solo CD, cercando di spiegarvi come mai il voto a questa iniziativa è una sufficienza nonostante le crude parole iniziali. Innanzitutto possiamo cominciare a dire che il fatto che “Celebrator” sia una compilation di materiale raro e non di estratti dagli ultimi album ci fa un po’ tornare il sorriso, visto che almeno l’onestà artistica del piccolo tedesco in questo modo sembra salva: la musica offerta è infatti per larga percentuale inedita, e questo rende già il lavoro meno inutile di quanto avevamo pensato in partenza subito dopo averlo ricevuto. Il materiale prettamente inedito riguarda principalmente delle versioni modificate di canzoni famose (la ben riuscita versione orchestrale di “Tears Of A Clown” e la davvero atroce versione su pianoforte dell’inno “Balls To The Wall”), un paio di cover di altre band (l’inutile cover di “Metal Gods” dei Judas Priest) ed alcuni pezzi della discografia di UDO rieseguiti per l’occasioni da altre band (i Lordi per “They Only Came Out At Night”, gli Hammerfall su una fiacca “Head Over Heels” e la brava Doro Pesch sulla versione pianistica di “Dancing With An Angel”). Il resto contiene più o meno estratti dalle versioni giapponesi degli ultimi dischi “Rev-Raptor” e “Dominator”, b-side di singoli anch’essi dell’ultimo periodo, oppure registrazioni remixate di vecchi pezzi. Per quanto riguarda la parte inedita, il parere generale non è negativo, a parte per la terribile versione di “Balls To The Wall”, mentre, per quanto riguarda la parte ‘già sentita’, il giudizio è a malapena sufficiente; del resto, visto che si sta parlando di canzoni che erano state escluse dalla tracklist di dischi tutto sommato non eccezionali, non è che potevamo aspettarci altro. In definitiva, “Celebrator – Rare Tracks” è un lavoro onesto che festeggia con una certa simpatia i 25 anni di carriera. Probabilmente farà felici i fan del biondo ometto e i collezionisti dei suoi lavori, che troveranno squisita la generosità mostrata nell’inserire questo materiale, ma ci sentiamo di sconsigliarlo a nuovi ascoltatori o a chi voglia avvicinarsi all’operato dell’ex cantante degli Accept. Per iniziare la sua conoscenza, ci sono metodi migliori che l’ascolto di pezzi estratti da un frigorifero dove sono stati tenuti nascosti per chissà quanti anni…