5.0
- Band: U.F.O.
- Durata: 01:39:00
- Disponibile dal: 02/03/2006
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Quando la band in oggetto di una recensione possiede una fama universalmente riconosciuta ed un prestigioso nome come U.F.O. è lecito aspettarsi un prodotto di alta qualità e, nel caso di un live album, una degna testimonianza di una carriera trentennale tappezzata da grandissimi successi. A sorpresa “Showtime” non rende assolutamente onore ad una formazione che ha scritto importanti pagine della storia del rock e che ha pubblicato sublimi dischi dal vivo quali “Strangers In The Night”, l’ultimo nato i casa UFO è un doppio platter che non riesce affatto a catturare l’adrenalina, l’energia ed il groove che trasmette un vero conerto. “Showtime” pecca di una produzione assolutamente approssimativa e frettolosa, gli strumenti sono ovattati e solo la chitarra di Vinnie Moore gode di un volume sin troppo elevato. Vinnie Moore, il musicista che ha spaccato in due l’audience, c’è chi lo idolatra e chi tuttora non sopporta il suo approccio solistico verso le melodie suonate tanti anni fa da un mostro di groove quale Michael Schenker! Gusti personali a parte, la band, Moore compreso, ci regala una performance discreta, Jason Bonham alla batteria suona in modo impeccabile mentre Pete Way scandisce i brani in modo potente e quadrato. La scaletta di “Showtime” ovviamente pesca per lo più dai grandi successi del passato, “Lights Out”, “Doctor Doctor” e i vecchi cavalli di battaglia scatenano il massimo delirio nei fan soddisfatti dagli estratti dell’ultima fatica in studio. A conti fatti “Showtime” ci da l’idea di un pacchetto confezionato in modo troppo veloce e sconclusionato, icone come i “ragazzi” degli U.F.O. dovrebbero curare meglio le proprie uscite discografiche perché tutti possono compiere un passo falso, nonni inclusi.