7.0
- Band: U.F.O.
- Durata: 00:45:12
- Disponibile dal: 07/07/2009
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Gli inglesi U.F.O. festeggiano con amarezza il loro quarantesimo compleanno! Per noi fan le premesse sono le migliori, senza troppi giri di parole il nuovo “The Visitor” è un disco di classe, ma la mancanza dello storico bassista Pete Way (bloccato da gravissimi problemi al fegato) getta un velo di malinconia in questo momento di festa. Tornando alla musica, i nuovi brani composti da Phil Mogg e compagni ci riportano al sound primordiale degli U.F.O., come tuffarsi ancora una volta nei grandiosi anni settanta ad ascoltare quella che molti definirono la forma più alta del rock. “Saving Me” e “Hell Driver”, con il loro incedere, scatenano una voglia irresistibile di battere piede a suon di rock e la voce di Mogg, pur risentendo degli anni, avvolge con maestria i nostri padiglioni auricolari, ormai del tutto succubi alla carica degli U.F.O. . Vinnie Moore ha definitivamente trovato la sua dimensione all’interno della band, oggi più che mai il suo solismo si adatta alle strutture immediate e dirette dei nuovi pezzi. L’incipit chitarristico “Stop Breaking Down” dimostra quanto detto, Moore finalmente è entrato nella mentalità degli inglesi! Ciò che impedisce la consacrazione assoluta di “The Visitor” è la mancanza di una hit di livello superiore, quel brano che non si scorda mai e al quale un disco finisce per essere indissolubilmente legato per sempre. Gli U.F.O. hanno dato vita ad un lavoro sicuramente nostalgico ma efficace, perché in questo periodo pieno di release inutili ogni tanto fa ancora bene ricordare cosa sia il rock tradizionale.