UDAL CUAIN – No One Falls Like A God

Pubblicato il 28/11/2024 da
voto
7.0
  • Band: UDAL CUAIN
  • Durata: 00:44:05
  • Disponibile dal: 11/05/2024
  • Etichetta:
  • Agoge Records

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Il debutto su larga scala degli Udal Cuain, uscito lo scorso maggio per l’etichetta indipendente romana Agoge Records, ci permette di fare lieta conoscenza di una interessante realtà fiorentina, nata nel 2018 come trio dedito ad un solido heavy/power sinfonico che attinge a piene mani dalla lezione di Savatage e Symphony X, e arrivata ai giorni nostri nelle vesti di un duo che ha mantenuto pienamente queste influenze, le ha sapute ‘lavorare’ come veri artigiani del settore per dare vita al proprio primo full-length.
Udal Cuain in gaelico significa ‘trovarsi in balia della forza dell’oceano’, un’espressione che riteniamo possa funzionare se relazionata alla tipologia di suono espresso dalla compagine toscana, la quale è composta da Alessio Parretti al microfono e tastiere e da Matteo Meucci alle quattro e sei corde: il primo ha un passato nell’underground gigliato come cantante dei Jaws Of Fate, mentre il secondo vanta una collaborazione con i Coram Lethe e due demo registrati con i conterranei death/thrash Lokasenna.
Siamo di fronte a musicisti di tutto rispetto che, prima del qui recensito “No One Falls Like A God”, hanno registrato sei singoli nel periodo 2020-23 trasmettendo in essi tutta la loro passione per quello stile classico degli anni ’80 e ’90 che, almeno per gli inguaribili romantici, non passerà mai di moda.
Abbiamo citato le stelle polari del duo, ma limitarsi ai due nomi scritti sopra sarebbe ingeneroso nei confronti del duo: scorrendo la tracklist, infatti, è impossibile non soffermarsi su episodi al limite dell’ibrido, le cui contaminazioni abbracciano lidi apparentemente lontani come il symphonic black, il progressive e arrivando addirittura al metalcore. Troviamo rispettivi esempi di ciò nel break centrale di “If You Breed Wolves” dove regna un riff da trademark scandinavo sorretto da un lugubre inserto tastieristico, nella struttura di un brano notevole come “Beauty From The Storm” (già edito come singolo) che passa da atmosfere e voci cristalline al growling di un versatile Parretti, e nuovamente nei riff portanti di “If You Breed…”, in grado di richiamare i Killswitch Engage di “Alive Or Just Breathing”.
Sono da citare obbligatoriamente anche la priestiana title-track, con il Nostro che dichiara al mondo di essere discepolo prima di Halford, poi del Morby dei tempi di “Behind The Lines”, e la pomposa “Sun Is Dead”, nella quale svettano sia la prova solista di Meucci che le trame strettamente power di derivazione teutonica.
Va sottolineato un unico appunto a proposito di alcuni passaggi canori un po’ fuori fase, evidenziati specialmente nella traccia d’apertura “Silence” e nell’altro singolo “Despite All Odds”, nei quali la voce tende a sforzare esageratamente sulle note alte oppure ad essere rinforzata con ulteriori cori di sottofondo, producendo un risultato confusionario e a tratti fastidioso.
Nota di merito per i testi, farina del sacco del Parretti, incentrati ora su coordinate fantascientifiche, ora su temi introspettivi (troppo umani, avrebbe detto un filosofo) che aggiungono ulteriori spunti al già ampio ventaglio di idee presentato sin qui. La produzione, in linea coi tempi moderni, non aggiunge e non toglie nulla al giudizio finale del platter.
Abbiamo tra le mani un lavoro che può davvero inserire gli Udal Cuain sulla cartina geografica nostrana come nome di un certo rilievo, a patto che al suddetto segua una corposa attività dal vivo e un seguito in studio ancora più convincente. Gli elementi per costruire una solida carriera ci sono, si tratta solo di aggiustare qualche imperfezione di fondo e magari circoscrivere maggiormente il proprio raggio stilistico, senza per questo snaturarsi; più facile a scriversi che a farsi, ma occorre dare fiducia a dei seri professionisti, con anni di mestiere alle spalle, che potrebbero avere trovato il giusto filone.
“No One Falls Like A God” dunque porta con sé numerosi pregi, tanto basta per dedicargli più di un ascolto e, se si è amanti di queste sonorità, perché no, anche un acquisto.

TRACKLIST

  1. Silence
  2. No One Falls Like A God
  3. If You Breed Wolves
  4. Beauty From The Storm
  5. Saint Petersburg (In A Dream Of Ice And Snow)
  6. Despite All Odds
  7. Sun Is Dead
  8. Descent
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