7.5
- Band: U.F.O.
- Durata: 00:51:12
- Disponibile dal: 27/03/2012
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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A tre anni dall’ultimo disco di inediti, gli inglesi UFO tornano più in forma che mai con il nuovo “Seven Deadly”. In un’epoca dove le televisioni spacciano per rock musiche coperte da imponenti coreografie glitterate o new sensation che per vendere dischi devono mettere in bella mostra chiappe e vestiti carnevaleschi, ci pensano i vecchi leoni a far parlare soltanto strumenti ed amplificatori a tutto volume. Phil Mogg e compagni, nonostante ventuno dischi sulle spalle, non hanno perso la loro energia e la voglia di stupire con canzoni frizzanti ed ispirate. Con “Fight Night” e “Wonderland” gli UFO rispolverano il loro sound più classico, un hard rock sanguigno ed energico che negli anni Settanta ha loro permesso di riempire stadi ed arene. Il chitarrista Vinnie Moore appare in grande spolvero, non risparmia solide ritmiche ed assoli precisi e dalla forte carica emotiva. “Angel Station” mostra il lato più melodico della band, soave ed old fashioned per la gioia dei fan più vecchi che hanno vissuto i gloriosi seventies. Un sincero plauso va fatto ad un Phil Mogg, autore di un performance di classe con la sua voce, che, nonostante il passare degli anni, si mantiene calda ed avvolgente. “Burn Your House Down” ci riporta ai tempi d’oro degli UFO: voci e chitarra si amalgamano per dar vita ad un turbine di grandi emozioni, oggi sempre più difficili da ritrovare in un disco. E’ sempre più difficile al giorno d’oggi poter apprezzare in modo naturale certe sonorità tipicamente inglesi, figlie di uno dei più prolifici e sensazionali periodi musicali. La forza di “Seven Deadly” non risiede evidentemente nelle sperimentazioni, ma consacra le vecchie sonorità hard rock e le rivitalizza grazie ad un’ispirazione senza fine. Gli UFO hanno il merito di tenere alta la bandiera del rock britannica, una tradizione che negli ultimi anni pareva offuscata da nuove leve lontane dai livelli di magnificenza di quelle formazioni che tre decadi fa hanno imposto il Regno Unito come capitale assoluta della musica. Nella speranza di vedere presto la band calcare un palco italiano, il nostro consiglio è di trascorrere ore spensierate tenendo “Seven Deadly” sul lettore. Volume al massimo, s’intende!