8.0
- Band: ULCERATE
- Durata: 00:50:41
- Disponibile dal: 07/04/2009
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Vi ricordate degli Ulcerate? La band neozelandese uscì un paio di anni orsono con il buon “Of Fracture And Failure” e già allora Metalitalia.com vi allertò sulle capacità dei ragazzi. Oggi infatti possiamo dire che con “Everything Is Fire” i nostri hanno trovato la quadratura del cerchio e lo hanno fatto da veri fuoriclasse. Se infatti nel debut album alcune partiture per così dire melodiche non erano particolarmente riuscite, nella nuova fatica la band si concentra proprio sul miglioramento di quelli che erano i suoi punti deboli, centrando clamorosamente il risultato. In sostanza, ci troviamo davanti ad una musica complessa, ostinatamente lontana da qualsivoglia deriva catchy, che alle vecchie influenze di derivazione death (Morbid Angel ed Immolation su tutti), unisce con maestria passaggi di post core che provengono direttamente dagli Isis, dai Pelican e da tutta quella corrente musicale. La resa finale? Decisamente ottima! L’unico appunto che facciamo agli Ulcerate è che le sopra citate partiture post core tendono ad assomigliarsi un po’ troppo tra di loro, ma la cosa non pesa particolarmente sul risultato finale. I motivi di interesse sono molteplici: innanzitutto è sempre un piacere sentire dei musicisti preparati mettersi completamente al servizio dei loro brani. Aggiungiamo poi che anche i deathster più accaniti potrebbero apprezzare “Everything Is Fire”, in virtù di un songwriting mai banale che permette ai vari brani di colpire in maniera pesante nonostante i break atmosferici presenti al loro interno. Ma, soprattutto, è l’insieme creato dai ragazzi che entusiasma: ad esempio, un brano come “We Are Nil” (ma potremmo citare uno qualsiasi dei pezzi dell’album) che passa con disinvoltura da passaggi degni dei migliori Immolation ad una parte finale fatta di atmosfere decadenti a cavallo tra lo sludge e il dark rock non tutti possono permetterselo. E tutto l’album è su questi livelli. Il lavoro dei singoli è eccellente, ma una menzione di merito va fatta ai due chitarristi Michael Hoggard e Oliver Goater, capaci di essere efficaci in ogni momento, sia quando si trovano alle prese con riffing serratissimi, sia quando devono utilizzare un tocco delicato per arpeggi sognanti. Non ci sono storie, “Everything Is Fire” è un lavoro complesso, che va assaporato più e più volte. E quando sarete sicuri di averlo fatto vostro difficilmente riuscirete a dimenticare il nome degli Ulcerate. Grandiosi!