ULI JON ROTH – The Best Of Uli Jon Roth

Pubblicato il 11/02/2007 da
voto
7.0
  • Band: ULI JON ROTH
  • Durata: 01:59:00
  • Disponibile dal: 10/11/2006
  • Etichetta:
  • SPV Records
  • Distributore: Audioglobe

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Uli Jon Roth è probabilmente il miglior compositore neoclassico dei giorni nostri, con buona pace di Yngwie J. Malmsteen ed epigoni vari. La passione del guitarist tedesco per la musica classica di Bach, Vivaldi e Chopin è presente in ogni singola nota presente nella sua opera. Infatti, in questo doppio best of che funge da compendio ideale dell’opera di Uli, vivono affiancate composizioni originali, rifacimenti di opere classiche e cover di Hendrix e Cream. Non vi sono dubbi che talvolta la pomposità della proposta del tedesco sfoci in un narcisismo che porta anche alla pacchianeria, soprattutto nei rifacimenti di episodi classici, “Bridge To Heaven” su tutti. La traccia infatti altri non è che la celeberrima aria “Nessun Dorma”, tradotta in inglese e cantata con bello stile dal grande Tommy Heart: il risultato finale però, pur essendo decisamente superiore alla ridicola versione dei Manowar, è fin troppo simile a quanto proposto dagli Skylark di inizio carriera, quindi perde tutta l’epicità e finisce con l’essere un banale esercizio di stile. A parte queste cadute d’interesse però, l’opera del maestro merita di essere scoperta ed apprezzata per quello che è: una rivisitazione della musica classica in chiave rock, andando ben oltre Blackmore e Malmsteen, andando a scovare davvero l’anima più celata dei compositori ai quali il nostro si ispira. E’ un piacere ascoltare le scale chitarristiche di “Starlight” o di “Still So Many Lives Away”, quest’ultima composta nel 1978 e presente in “Earthquake”, primo album di Uli dalla sua uscita dagli Scorpions. Eccellenti, anche se più canoniche, le riproposizioni di “Voodoo Chile” e “Little Wing” di Hendrix e di “White Room” dei Cream, con il grande Jack Bruce ospite sietro il microfono. Insomma, tra grandi brani e grandi ospiti (oltre a quelli già citati ricordiamo almeno Don Airey, Michael Flexig e Ule Ritgen), questo best of è il modo migliore e meno dispendioso per scoprire l’opera di un chitarrista assolutamente sottovalutato e che riserverà più di una sorpresa agli amanti del metallo più neoclassico e sinfonico.

TRACKLIST

  1. The Tempest
  2. Bridge To Heaven
  3. Pegasus
  4. Tod Und Zerstörung
  5. E Lucevan Le Stelle
  6. War Of The Winds
  7. Thunder Cadenza
  8. Cry Of The Night
  9. Starlight
  10. Air De Bach
  11. Why?
  12. I’m A River
  13. I’ll Be There
  14. Sehnsucht - Mazurka
  15. The Heart Of Chopin
  16. Dance Of Water Spirits
  17. Transfiguration
  18. Venga La Vita
  19. Aqua Vitae
  20. Bonus Video: Cry Of The Night
  21. Still So Many Lives Away
  22. Winter Days
  23. Burning Wheels Turning
  24. Firewind
  25. Hiroshima Today
  26. Voodoo Chile
  27. Little Wing
  28. White Room
  29. Sky Overture
  30. Rondo Alla Turca
  31. Aquila - The Eagle And The Rainbow
  32. Lethe - River Of Oblivion
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